Si è conclusa da pochi minuti la settantatreesima edizione della Coppa Italia, che, alla lotteria dei calci di rigore, ha visto il trionfo del Napoli sugli storici rivali della Juventus. Per Gennaro Gattuso è il primo alloro come allenatore, che arriva dopo un periodo drammatico anche a livello personale: il tecnico azzurro aveva perduto la sorella dopo una brutta malattia solamente pochi giorni fa, e questo successo, per lui, inevitabilmente assume un significato particolare. Nulla da fare invece per Maurizio Sarri, che ancora una volta fallisce l’appuntamento con un trofeo tra i confini nazionali: la sua Juve aveva già perduto, mesi fa, la Supercoppa Italiana contro la Lazio.
Ma anche se giunta solamente ai calci di rigore, la vittoria del Napoli è confortata dai meriti raggiunti sul campo, con gli azzurri che vanno vicini al gol a più riprese. La Juventus conferma le difficoltà già registrate contro il Milan, e, eccezion fatta per una conclusione di Cristiano Ronaldo nel primo tempo (frutto di un errore in disimpegno di Callejon), non riesce praticamente mai a impensierire Meret. Dall’altra parte, nonostante le 42 primavere, Buffon è decisivo in numerose occasioni, prodigandosi soprattutto pochi istanti prima del triplice fischio del signor Doveri. Ma neanche un “SuperGigi” in formato Mondiale 2006 può nulla per compensare gli errori dei compagni: dal dischetto sbagliano subito Dybala e Danilo, mentre le esecuzioni del Napoli sono perfette. Quella decisiva porta la firma di Milik, che regala al popolo partenopeo la sesta Coppa Italia della sua storia.