Il campionato di Serie A non è ancora concluso, ma molti club, in occasione della scadenza del 30 giugno per mettere a posto bilanci e conti in rosso, proprio a ridosso della fine del mese hanno messo a segno alcuni colpi e scambi importantissimi. I riflettori sono stati puntati soprattutto sulla Juventus, che pochi giorni fa ha ufficializzato lo scambio con il Barcellona tra Pjanic e Arthur. Ma anche l’ Inter, sotto traccia, si è mossa sparando un botto a dir poco clamoroso. I nerazzurri, bravi a nascondere la trattativa, si sono infatti assicurati le prestazioni di uno dei migliori esterni destri attualmente in circolazione: Achraf Hakimi, di proprietà del Real Madrid ma in prestito al Borussia Dortmund nell’ultima stagione.
Proprio in Germania Hakimi è riuscito a consacrarsi a grandissimi livelli, agevolato anche da un ambiente che, da diversi anni a questa parte, ha puntato moltissimo sui giovani talenti. Dotato di un ottimo bagaglio tecnico, di una grande falcata e anche di una discreta bravura sui calci da fermo, la crescita dell’esterno marocchino nell’ultimo biennio è stata esponenziale. Prova ne è la sua imposizione da titolarissimo, ad appena 21 anni, in uno dei Borussia Dortmund più interessanti che si siano mai visti nell’ultima decade: qui, solamente nell’ultima annata, il giocatore ha messo insieme complessivamente 46 presenze e ben 9 marcature in tutte le competizioni, una delle quali proprio contro l’ Inter in Champions League.
Antonio Conte può così abbracciare il tanto atteso esterno, capace di sposarsi perfettamente con il suo 3-5-2: considerate le difficoltà di Moses (che comunque non dovrebbe venir riscattato dal Chelsea), e l’età non più verdissima di Candreva, i nerazzurri si assicurano quello che già ora è uno dei migliori terzini in circolazione, peraltro giovanissimo e, quindi, con ancora ampi margini di crescita. Un colpo da quasi 50 milioni di euro inclusivi dei vari bonus, con il giocatore che avrebbe firmato un contratto quinquennale. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare l’ufficialità.