Dopo tre stop consecutivi contornati da altrettante prestazioni modeste, la Juventus sfodera dalla manica la vittoria nella partita più importante, quella che indirizza in maniera definitiva il tricolore verso Torino. Nonostante l’acuto nel finale di Ciro Immobile, a segno su calcio di rigore per il trentesimo centro stagionale, una Lazio menomata nel fisico e nella mente non è riuscita a fermare la Vecchia Signora, che con questo trionfo spegne le ultime velleità delle proprie inseguitrici. Complici gli stop di Inter e Atalanta, le due compagini nerazzurre scivolano rispettivamente a -8 e a -9 in classifica, e vedono sfumare un sogno che nelle ultime settimane era stato alimentato proprio dai balbettamenti della squadra di Sarri.
La Juventus sembra in totale controllo, fallisce persino il gol del KO (Cristiano Ronaldo coglie la traversa con un gran colpo di testa) ma, clamorosamente, riapre il match all’83°: sciagurato Bonucci, che arriva in ritardo sul pallone e nel tentativo di spazzarlo colpisce Immobile all’interno dell’area. Il grande ex accorcia le distanze trasformando il penalty derivato dal fallo, ma proprio quando i bianconeri vedono concretizzarsi nuovamente l’incubo dell’ennesima rimonta, a sventare il pareggio ci pensa Szczesny. Al 90° il portiere polacco vola su una splendida punizione battuta Milinkovic-Savic, sradicando il pallone dall’angolino alto: un intervento che vale i 3 punti, e, soprattutto, un pezzo di Scudetto.