Il più sofferto, forse. Arrivato dopo una crisi pandemica, e uno stop durato tre mesi. Ma la Juventus si è rivelata più forte di tutto, nonostante i tanti problemi palesati soprattutto nell’ultimissimo parziale. I bianconeri sconfiggono la Sampdoria per 2 – 0 e si laureano campioni d’Italia per la nona volta consecutiva. Lo Scudetto rimane cucito sul petto della Vecchia Signora, che detiene il titolo da oltre 3000 giorni. Si tratta, ovviamente, di un record assoluto nella storia della Serie A, che la società piemontese potrebbe migliorare ulteriormente durante la prossima stagione.
Nella ripresa la Sampdoria riesce a rendersi pericolosa in più di un’occasione, ma è la Juventus a trovare il raddoppio con un bel contropiede: Cristiano Ronaldo tira, Audero respinge malamente e il tap-in di Bernardeschi è vincente. Al 77°, di fatto, finisce la partita: Thorsby riceve il secondo giallo e si fa espellere, spianando ai bianconeri una strada lastricata di tricolore. Manca il colpo del KO: Higuain si divora un gol a porta quasi sguarnita, CR7 fallisce un calcio di rigore, Yoshida compie un salvataggio miracoloso su Bonucci. Ma il 2 – 0 è comunque sufficiente alla Juve, che fa festa per il suo trentaseiesimo Scudetto.