Il day after della conquista del nono Scudetto consecutivo, record senza precedenti nella storia del campionato italiano, proietta i pensieri della Juventus oltre i confini nazionali. Perché Maurizio Sarri avrà pure conquistato il primo tricolore della sua carriera, ma è indubbio che i desideri del mondo bianconero siano sempre catalizzati dal metallo che compone la coppa dalle grandi orecchie. D’altronde, l’avvicendamento tra Massimiliano Allegri e l’ex tecnico di Napoli e Chelsea nella scorsa estate suggeriva proprio questo: uno stravolgimento nel gioco e nella filosofia del club, per lanciare l’assalto a quella Champions League tante volte sfiorata dalla Juventus ma mai stretta in pugno durante le gestioni Conte-Allegri.
C’è prima da superare la sfida di ritorno degli ottavi di finale contro il Lione, dopodiché si spalancherà di fronte l’inedita formula delle final four. Per allora, tuttavia, Sarri avrà le sue belle gatte da pelare, specialmente nel reparto offensivo. La gara contro la Sampdoria, pur se decisiva per la conquista dello Scudetto, ha infatti affralito ulteriormente i ranghi bianconeri: Danilo, Dybala e de Ligt sono stati costretti alla sostituzione a causa di vari infortuni. Ma se i due difensori non preoccupano troppo, è la Joya argentina a scaturire i maggiori patemi: gli esami strumentali hanno stabilito che i problemi di Dybala siano imputabili ad una semplice elongazione, escludendo quindi guai muscolari. La sua presenza contro il Lione è però a rischio.
La Juventus inoltre dovrà fare a meno anche di Douglas Costa, uscito malconcio dalla sconfitta subita dall’Udinese: lesione all’adduttore e forfait per almeno due o tre settimane. Un altro che sicuramente non ci sarà è Khedira, che ha chiuso anzitempo la stagione dopo una lesione tendinea rimediata in finale di Coppa Italia contro il Napoli. Già detto per Danilo e de Ligt, qualche preoccupazione arriva anche dalla retroguardia: De Sciglio non è ancora rientrato, Chiellini e Demiral sono reduci da lunghi stop e la loro condizione fisica non è dunque delle migliori. Sarri potrebbe essere costretto a chiedere gli straordinari al suo capitano in pectore, Leonardo Bonucci.