Si spegne nella semifinale di Champions League il grande sogno del Lione, capace nei turni precedenti di far fuori Juventus e Manchester City ma impossibilitati, per manifesta inferiorità, di far fuori anche una corazzata come quella del Bayern Monaco. Perché i tedeschi dalla loro non hanno solo una condizione fisica straripante, ma anche l’ancestrale cinismo teutonico, che emerge anche nei momenti più complicati di una gara meno banale di quanto possa dire il risultato: il Lione perde 0 – 3, ma vende cara la pelle. Alla fine gli uomini di Garcia collezionano più di un rimpianto, uscendo sì a testa alta dalla competizione, ma anche in maniera amara.
Il Bayern inizia a giocare con più scioltezza, e al 33° trova anche il 2 – 0: è ancora Gnabry a siglarlo, con un tap-in vincente dopo una corta respinta del portiere del Lione. Nella ripresa, entrambe le squadre continuano a costruire grandi occasioni, favoriti anche dalle rispettive fasi difensive, decisamente morbide: Perisic si divora il tris a tu per tu con Lopes, Neuer compie una prodezza su Ekambi. Il Bayern allora legittima la propria superiorità negli ultimi minuti, con un colpo di testa del solito Lewandowski: per il polacco è il quindicesimo gol nel torneo, nonché il numero 55 di una stagione fin qui da sogno. Sarà un dream match per la finalissima di domenica: a contendersi la Champions League saranno il Paris Saint Germain e il Bayern Monaco.