Si spegne proprio all’ultimo atto il sogno dell’ Inter, a un soffio dal far sua la quarta Europa League ma costretta ad alzare bandiera bianca contro l’esacampione Siviglia. L’ Inter di Romelu Lukaku, nel bene e, purtroppo, nel male. Proprio il gigante belga apre le danze della finalissima con un calcio di rigore realizzato dopo appena cinque minuti, e le chiude, in negativo, con uno sfortunato autogol. Il filotto degli spagnoli è completo: sei affermazioni su sei finali disputate, un record ritoccato ancor più in positivo. L’unica gioia per il calcio iberico in una stagione in cui tutte le altre big avevano steccato malamente: si pensi al clamoroso tonfo del Barcellona, o ai flop delle due squadre di Madrid.
Anche in questo caso il pareggio è immediato: Brozovic batte un calcio da fermo, nella mischia spunta Godin che insacca un gol pesantissimo. L’ Inter alla distanza sembra però perdere forze ed energie, e nella ripresa è soprattutto il Siviglia a gestire il possesso della sfera. Al 65° Lukaku si divora il gol del sorpasso a tu per tu con Bounou, e poi è lo sfortunato autore dell’autorete che regala la coppa agli spagnoli: Diego Carlos esegue una splendida rovesciata nell’area nerazzurra, il pallone sembra destinato a terminare sul fondo ma trova il piede del belga che insacca nella propria porta. L’ultimo squillo è di Candreva, che in pieno recupero sfiora il clamoroso pareggio. Il 3 – 3, però, non arriverà mai: vince il Siviglia, mentre per l’ Inter rimane la soddisfazione di una stagione positiva, ma anche una grande delusione.