Agli antipodi rispetto all’ottimo esordio della scorsa settimana, una delle più brutte Juventus di cui si abbia memoria nell’ultimo anno rischia di naufragare a Roma, e finisce per essere salvata dal “solito” Cristiano Ronaldo. La doppietta del portoghese, vero e proprio trascinatore dell’armata bianconera, evita alla Vecchia Signora una sconfitta apparentemente inevitabile, in una sfida che ha offerto moltissimi spunti di riflessione. A partire dalla questione punte, che ha visto da una parte il secondo (e anche insufficiente) esordio di Alvaro Morata, dall’altra un Edin Dzeko che avrebbe potuto vestire l’altra casacca.
Proprio il bosniaco si è letteralmente divorato due reti che hanno graziato quelli che, di fatto, con le sliding doors del calciomercato avrebbero potuto essere i suoi nuovi compagni. Una Juventus in affanno per quasi tutta la gara, costretta a rincorrere la Roma in praticamente ogni frangente, costantemente in ritardo su molti palloni e anche disattenta. L’inesperienza di Andrea Pirlo in questo senso sembra evidente, quando il tecnico bianconero non sostituisce Adrien Rabiot: il francese, già ammonito dopo aver provocato il rigore del vantaggio giallorosso (trasformato da un impeccabile Veretout, autore di una doppietta), riceve il secondo giallo al 62° per un intervento in ritardo. Solo quattro minuti prima era stato sostituito un più tonico McKennie, per il debutto Arthur Melo.
La Juventus si fonda però so una stoica resistenza, e nonostante l’inferiorità numerica e lo svantaggio per 1 – 2, i bianconeri riescono ad evitare il collasso con un po’ di fortuna ed una prestazione sontuosa di Szczesny, autore di alcuni interventi decisivi. Quando tutto sembra perduto, la Roma perde lucidità, e Cristiano Ronaldo mette dentro il pareggio con la specialità della casa: un colpo di testa con un’elevazione di quasi 2 metri e 30 centimetri, su pennellata esterna di Danilo. Il 2 – 2 finale non può che andare indigesto alla Roma, forse condizionata mentalmente anche dai numerosi problemi recenti. Per la Juventus invece è un punto che ha del miracoloso, ma per Andrea Pirlo è già arrivato il tempo delle riflessioni.