Dopo il pirotecnico 4 – 3 confezionato al fotofinish ai danni della Fiorentina, la “pazza” Inter di Antonio Conte schiaccia il Benevento di Pippo Inzaghi e vola in vetta alla classifica di Serie A. Al netto di una fase difensiva da registrare, a conferma del fatto che la Pinetina sia ancora un cantiere aperto, i nerazzurri giocano in scioltezza e, forti anche dei nuovi volti arrivati dal mercato, si candidano insieme al Napoli come i più accreditati avversari della Juventus circa la volata Scudetto. Un 2 – 5 che certamente costringerà Conte a rivedere qualcosa nell’assetto della retroguardia, ma che non può che accendere i sogni dei tifosi nerazzurri.
Proprio due new entry innescano l’immediato gol del vantaggio di Lukaku, realizzato dopo appena 30 secondi dal fischio d’inizio: Kolarov effettua un lancio di almeno 50 metri per Hakimi, che sulla corsa brucia gli avversari e, dopo aver triangolato con Sanchez, pesca il belga nel cuore dell’area giallorossa. Il Benevento, evidentemente scosso dallo svantaggio, non riesce a scuotersi favorendo gli affondi dell’ Inter. I cambi di campo dei nerazzurri si rivelano micidiali, e prima della mezz’ora la gara è praticamente chiusa: al 25° il mancino di Gagliardini si schianta alle spalle di Montipo, al 28° è Lukaku a firmare la doppietta personale. Caprari approfitta di una leggerezza in fase di disimpegno di Handanovic e prova a riaprire le danze, ma al 42° è Hakimi, fra i migliori in campo, a mettere una lapide sulla contesa firmando il suo primo gol “italiano”.
Nella ripresa i ritmi si fanno un po’ più blandi, anche per via delle tante sostituzioni. Proprio Lautaro Martinez, subentrato dalla panchina a Lukaku, trova il quinto gol dell’ Inter arrotondando ancor più il risultato. La sconfitta del Benevento è resa un po’ meno amara dalla doppietta di Caprari, che sfruttando un filtrante in area di Lapadula trafigge Handanovic per la seconda volta. Finisce così: un 2 – 5 per i nerazzurri, che ora attendono le ultime rifiniture dal mercato per proseguire serenamente la stagione.