L’avversario certamente sarà stato tutt’altro che probante, ma in un momento come questo, caratterizzato da un’emergenza pandemica che minaccia di bloccare nuovamente l’intero sistema calcistico (e non solo), ogni piccola soddisfazione diventa una grande soddisfazione. In un Artemio Franchi semi-deserto a causa delle restrizioni è grande festa azzurra, con l’ Italia capace di strapazzare la malcapitata Moldova con uno straripante 6 – 0: un risultato che, per la verità, va anche stretto agli uomini guidati da Roberto Mancini, più volte vicini a dilagare. Per il commissario tecnico, che vede allungarsi nuovamente la propria striscia positiva (sono ora 17 i risultati utili consecutivi, con 14 vittorie e 3 pareggi), un ottimo test e importantissime risposte: la formazione, rimaneggiata e sperimentale, ha dimostrato di essere più che pronta per il più ostico impegno di domenica sera, quando agli Azzurri toccherà la trasferta polacca per il girone di Nations League.
Sono molti i motivi per i quali Roberto Mancini può sorridere: da una porta che ancora una volta rimane inviolata (in cui si registra il debutto, nel secondo tempo, del cagliaritano Cragno), ad un attacco che fa faville portando a segno altri volti nuovi. Cristante apre le danze, poi seguito dai gemelli del gol del Sassuolo, “Ciccio” Caputo e “Mimmo” Berardi: per tutti e tre si tratta del primo sigillo con la casacca dell’ Italia, una soddisfazione indimenticabile. Come lo è per Stephan El Shaarawy, capitano e magica doppietta. Il tabellino si chiude con la sfortunatissima autorete di Posmac, che al minuto 37 svirgola il pallone verso l’angolino della propria porta. Il prossimo appuntamento è dunque all’11 ottobre: sarà di nuovo un’apoteosi azzurra?