Champions League, Real Madrid-Inter è il match clou della terza giornata. Le due squadre non si affrontano da oltre 22 anni. L’ultimo precedente risale alla fase a gironi della Champions League 1998-99. All’andata, sul campo neutro di Siviglia, i Blancos di Guus Hiddink vincono 2-0, gol di Fernando Hierro e Clarence Seedorf.
Al ritorno a San Siro, Gigi Simoni parte con la coppia d’attacco Ronaldo-Zamorano, decisivi a inizio ripresa. Tiro del Fenomeno, deviazione del cileno, 1-0. Dopo il pareggio di Seedorf si illumina Roberto Baggio che gioca un quarto di partita e si regala una doppietta. Il secondo gol è un capolavoro, uno dei suoi momenti migliori nella chiaroscurale esperienza all’Inter.
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Champions League, Real-Madrid-Inter: i precedenti
L’Inter ha vinto una sola volta a Madrid, nel 1967, rete di Cappellini e autogol di Zoco. Non gioca al Santiago Bernabeu dal 1986, dalla seconda delle due consecutive e dolorose eliminazioni in semifinale di Coppa Uefa. Nel 1985 il Real si impone 3-0, un anno dopo addirittura 5-1 con due rigori molto contestati.
Oggi l’Inter scenderà in campo nel centro tecnico del Real, a Valdebebas. Il campo è intitolato ad Alfredo Di Stefano. La Saeta Rubia era in campo al Prater nel giorno del primo scontro con i nerazzurri, l’atto di nascita potremmo dire della Grande Inter del Mago Herrera. Quel giorno l’Inter conquista la prima Coppa dei Campioni.
La presenza di Di Stefano emoziona prima del match Sandro Mazzola, che viene riportato alla realtà da Luis Suarez nel sottopassaggio verso il campo. La “Saeta Rubia”, che dopo la finale lascerà l’Inter, non incide. E’ perfetta la marcatura di Tagnin. Il resto è storia. L’Inter vince 3-1, Mazzola segna due gol e riceve i complimenti di Puskas, leggenda ungherese di quel Real davvero “Galactico”. “Ho giocato insieme a tuo padre – gli dice – e tu sei degno di lui”.
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