Napoli-Milan, tutto sui grandi protagonisti del big match dell’ottava giornata. Negli anni Ottanta, era la guerra dei mondi
Sfida numero 73 al San Paolo tra Napoli e Milan. in casa, gli azzurri hanno battuto i rossoneri 28 volte, l’utima nel 2018. Il Milan si è affermato in 22 occasioni, mai però dopo il 2-1 del 25 ottobre 2010 con i gol di Robinho e Ibrahimovic. Preludio alla conquista dello scudetto.
Quattro giocatori hanno segnato cinque reti nelle 72 sfide al San Paolo. Negli anni del bianco e nero, le reti le hanno firmate “O’Lione” Vinicio, che degli azzurri sarà anche allenatore molto in anticipo sui tempi, e la leggenda svedese Gunnar Nordahl. Poi Napoli-Milan è diventata la sfida tra Diego Maradona e Marco Van Basten.
Maradona ha segnato sei gol al Milan nel complesso delle sfide (5 a Napoli, uno in trasferta). Solo uno non ha avuto effetti sul risultato, nel 2-3 del San Paolo del primo maggio 1988. Erano gli anni del “Milano chiama, Napoli risponde”, ormai proverbiale congedo di Luigi Necco in ogni servizio per 90° minuto.
Erano gli anni del tridente Ma-Gi-Ca, Maradona-Giordano-Careca, contro gli olandesi del Milan di Sacchi che ha trasformato il calcio in fenomeno industriale. Per riuscirci serve un’idea di gioco diversa che piaccia ai giocatori. E tutti devono correre alla stessa maniera, perché non basta vincere, l’obiettivo è essere la migliore orchestra del mondo.
Leggi anche – Crotone-Lazio, la pioggia non ferma Immobile: la risposta alle critiche
Napoli-Milan, gli anni di Maradona e Van Basten
La prima del Pibe contro il Milan finisce 0-0 su un campo fradicio di pioggia, il 21 ottobre 1984, mentre Niki Lauda in Portogallo diventa per la terza volta campione del mondo di Formula 1. Nell’anno del primo scudetto, timbra l’ultima curva prima della gloria con una delle perle più splendenti della sua collezione italiana.
Un anno più in là, Virdis cambia la storia del campionato. Al San Paolo, a tre giornate dalla fine, la magistrale punizione di Maradona non basta, Virdis fa doppietta a cavallo dei due tempi, Van Basten rende inutile il centro finale di Careca. Anche Napoli applaude i nuovi campioni.
Il Napoli gioca invece una partita capolavoro nel 1990, ancora con i gol di Carnevale e Maradona. E’ solo la sfida d’andata, darà comunque lo sprint per il secondo tricolore degli azzurri. C’era ancora Giulio Andreotti al Governo, i Pooh hsnno vinto Sanremo ma da quell’anno avremmo tutti continuato a cantare “trottolino amoroso” come Minghi e Mietta.
Il 10 maggio 1992, l’1-1 firmato Rijkaard e Blanc garantisce ai rossoneri la conquista aritmetica dello Scudetto numero 12, il primo di Fabio Capello. Un anno dopo, il Napoli deve poi inchinarsi nella stagione 1992-93 a un Van Basten superlativo che segna quattro gol. Il San Paolo lo applaude nonostante l’umiliante 5-1 finale.
Leggi anche – Supercoppa italiana, scelti data e stadio per Juventus-Napoli