Diego Armando Maradona è morto improvvisamente a causa di un arresto cardiaco: il Napoli gli rende omaggio, ma mancano le parole.
Diego Armando Maradona si è spento a casa sua, vicino Buenos Aires. Era stato dimesso dalla Clinica Olivos dopo l’intervento riuscito per un’ematoma subdorale. Il Pibe de Oro aveva reagito bene all’operazione, dicevano i medici, ed è ritornato a casa per recuperare le energie. Avrebbe dovuto recuperare le forze per allenare la sua squadra, il Gimnasia la Plata.
Purtroppo, Maradona ha avuto un arresto cardiaco improvviso ed è stata vana l’assistenza di medici e infermieri corsi a soccorrerlo. Diego si è spento all’età di 60 anni, da poco compiuti. La commozione del popolo azzurro non si può spiegare. Il Napoli ha reso omaggio al suo numero 10, l’unico e inimitabile ‘D10S‘.
Potrebbe interessarti anche >>> Ibrahimovic contro FIFA 21: Raiola incalza, EA Sports risponde
Diego arrivò al Napoli nel 1984. Celebre fu la sua presentazione, con un San Paolo gremito tutto per lui. Ha reso grande un club che fino a quel momento aveva vinto poco e nulla, che cercava di imporsi a livello nazionale, ma aveva concorrenti ben più attrezzate. Maradona ha conquistato con gli azzurri due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e la Coppa Uefa. Senza dubbio, è stato il calciatore del Napoli più importante del secolo scorso e per tale ragione, la maglia numero 10 è stata ritirata dal club in suo onore.
Il Napoli ha cambiato immagine del proprio logo sui social. In segno di lutto, lo stemma azzurro è diventato nero e la ‘N’ bianca. La società ha commentato così la grande perdita per un’intero popolo grato al proprio campione: “Tutti si aspettano le nostre parole. Ma quali parole possiamo usare per un dolore come quello che stiamo vivendo? Ora è il momento delle lacrime. Poi ci sarà il momento delle parole“. Infine, il profilo della società partenopea ha pubblicato un post che ricorda uno dei cori più famosi ascoltati durante la sua avventura a Napoli.