Carlo Ancelotti parla a Radio Uno della situazione Covid in inghilterra, della chiusura degli stadi. Guarda anche a Milan-Juve e a Zaniolo
L’incertezza ha colpito tutti, calcio compreso. Ma lo scenario della Premier League, con tre partite sospese nelle ultime due settimane, dipende anche dalla non sufficiente responsabilità dei calciatori. Questa l’opinione di Carlo Ancelotti, intervenuto su Radio Uno nel programma Radio Anch’Io Sport. “C’è stato un aumento eccessivo di persone infettate e l’inizio dei vaccini – ha detto Ancelotti -. C’è stato però anche qualche episodio di negligenza sui protocolli da parte dei calciatori”.
La Premier League ha fatto marcia indietro sulla presenza dei tifosi negli stadi. Ancelotti, tecnico dell’Everton, sottolinea come nelle precedenti due partite in casa al Goodison Park erano stati ammessi duemila spettatori. “Il pubblico è l’essenza del gioco” dice.
Intanto, il suo Everton è in piena lotta per un posto in Champions League. C’è più equilibrio anche se, ammette Ancelotti. “Liverpool, Manchester United e Manchester City sono di un altro livello”.
Il tecnico di Reggiolo frena sul possibile arrivo di Khedira, si tiene stretti gli investimenti di giugno e confida nel recupero di Allan e Digne. Intanto, dalla Francia si parla con insistenza di una trattativa avviata perché Moise Kean rimanga al PSG a titolo definitivo.
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Sta cambiando anche il modo di intendere il calcio in Premier League. Si cerca più il gioco in verticale, sottolinea, e da un paio di stagioni si torna a considerare maggiormente l’aspetto difensivo.
Ancelotti interviene anche sullo scenario della Serie A, a partire dal big match Milan-Juventus, due squadre a cui sono legati momenti decisivi della sua carriera di calciatore e allenatore. “La sfida ci dirà se la Juve è tornata veramente come sembra dire il risultato di ieri” spiega.
E’ convinto che Pirlo farà bene, è contento del rendimento al Napoli di Zielinski e Lozano, che ha definito “un calciatore speciale”. Infine, ha un consiglio per Zaniolo. “La pubblicazione delle notizie sulla sua vita privata è un danno per tutti. I giocatori non si possono allontanare dai social, ma la presenza va gestita con intelligenza”.