Dopo la sconfitta contro la Sampdoria, Conte torna a parlare di mercato. Gli obiettivi per rinforzare la rosa nella corsa allo scudetto
Dopo la sconfitta contro la Sampdoria, il tecnico dell’Inter Antonio Conte torna a rivolgere messaggi trasversali alla società. Ranieri, che spesso ha trovato la via per battere l’ex ct della nazionale, ha interrotto la serie di otto vittorie consecutive dei nerazzurri. Una vendetta in piena regola, quella della Sampdoria, maturata con i gol di due ex come Candreva e Keita Balde, due giocatori di fatto scartati dallo stesso Conte. In più, sullo 0-0, Alexis Sanchez ha sbagliato un calcio di rigore. Il gol di Skriniar ha solo dimezzato il gap, ma non ha evitato la sconfitta.
Nemmeno l’ingresso di Lukaku ha evitato il 2-1 dei blucerchiati. L’Inter incassa la seconda sconfitta in campionato dopo quella nel derby e soprattutto non riesce a prendersi il primato in classifica.
Proprio l’assenza del belga dal primo minuto si rivela un fattore ormai impossibile da negare nella stagione dei nerazzurri. Nelle dodici partite in cui Lukaku è partito titolare, l’Inter ha ottenuto dieci vittorie, un pareggio e una sconfitta. Nelle quattro in cui non ha giocato dal primo minuto, il bilancio recita un successo, due pareggi, una sconfitta.
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Inter Lukaku-dipendente: le richieste di Conte
La diversità di rendimento è innegabile. Le caratteristiche di Lukaku e il suo modo di occupare il campo lo rendono imprescindibile, perché nell’Inter non c’è un altro attaccante con le sue caratteristiche. E in una squadra dall’impostazione piuttosto rigida in fase di costruzione come l’Inter, questo porta a una circolazione del pallone evidentemente meno efficiente quando altri si adattano a seguire le sue stesse istruzioni.
L’Inter è Lukaku-dipendente, lo diventa sempre di più, ma l’indirizzo è di liberarsi di centrocampisti come Eriksen, che però ha incassato il no anche dall’Ajax, per cercare un mediano con il profilo di Kanté o di De Paul, che sarebbe un notevole valore aggiunto.
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Continua anche la ricerca della quarta punta, pur in un mercato votato necessariamente al risparmio e alla ricerca dell’occasione. C’è sempre il nome di Giroud nella lista dei desideri, ma non è l’unico.
Si parla anche del possibile ritorno di Eder, che non ha il fisico di Lukaku ma la sua stessa tendenza a giocare anche lontano dalla porta per fare da collante tra attacco e centrocampo. Meno devastante in progressione, ha bisogno di più giocatori con cui dialogare nello stretto per superare le linee di pressing.
Quello che lo rende appetibile è il contratto in scadenza a giugno con il Jiangsu, in Cina. La stretta agli stranieri imposta alle società dal governo potrebbe anche agevolare il suo ritorno anticipato a gennaio.
“Il club sa perfettamente chi deve entrare e chi deve uscire” ha detto Conte dopo la partita contro la Sampdoria. “Io cerco sempre di sfruttare tutte le opzioni disponibili, sono a completa disposizione del club qualsiasi decisione possa prendere. Qualsiasi decisione sarà sempre condivisa. Di più non posso fare”.