Raymond Domenech è stato esonerato dal Nantes: una nuova esperienza è finita male per l’allenatore che crede nelle stelle.
Dieci anni senza allenare. L’ultima esperienza sulla panchina era stata al Mondiale in Sud Africa, terminato con la sconfitta contro i padroni di casa e l’eliminazione dal torneo che gli causò l’esonero.
A dicembre ha accettato l’incarico al Nantes, ma dopo appena un mese e qualche giorno si ritrova nuovamente licenziato visto l’andamento della sua squadra. Infatti, Raymond Domenech non è riuscito a conquistare neanche una vittoria in 7 partite. Il suo rientro da allenatore è stato accompagnato – come al solito – da tante polemiche e tante chiacchiere. E anche qualche sua uscita in sala stampa non è stata delle migliori.
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Domenech, dall’oroscopo alla battuta su Maradona
Raymond Domenech non è di certo uno degli allenatori più simpatici. Inoltre, con gli italiani ha sempre avuto qualche problema, a partire dalle qualificazioni per Sidney 2000. Infatti, nel 2007 rilasciò un’intervista nella quale ricordò quel match di Italia-Francia U21 – quando egli era ct della selezione giovanile francese – e disse che l’arbitro favorì la Nazionale Italiana perché pagato dalla Federazione.
Domenech nel 1994 fu arrestato per bagarinaggio. All’epoca non era ancora allenatore, e cercava di vendere biglietti della partita di calcio tra Corea del Sud e Bolivia del Mondiale negli Stati Uniti. Riuscì ad essere liberato solo dopo aver pagato la cauzione.
L’ex CT della Francia è ricordato anche per le sue passioni astrologiche. Infatti, non avrebbe considerato durante la sua esperienza sulla panchina dei Galletti il grande Robert Pires semplicemente perché di segno dello Scorpione. Addirittura, si dice che facesse formazioni in base all’oroscopo.
Infine, poco meno di un mese fa nel pieno del calciomercato invernale, Domenech è stato protagonista di una spiacevole ed infelice battuta in sala stampa. Mentre discuteva con i giornalisti degli obiettivi di mercato della sua squadra, ha dichiarato: “Avrei voluto prendere Maradona al Nantes, ma è morto“. Un allenatore mai così tanto amato dai suoi stessi giocatori, per i suoi comportamenti e per le sue scelte. Ora un nuovo capitolo della sua carriera si è chiuso, ma chissà se il futuro gli riserba altre possibilità.