Al Mondiale è sfida Lewandowski-Gignac: le curiosità e i record dei due bomber

Lewandowski contro Gignac per i titoli al Mondiale e di capocannoniere. Carriere diverse a confronto, ma il polacco campione di record potrebbe presto batterne uno storico. Dal vulcano al Big Mac, le curiosità su due carriere cambiate per caso. 

Lewandowski contro Gignac, per il Mondiale e per il titolo di capocannoniere. Due attaccanti con caratteristiche simili ma carriere diverse. Due personaggi che fuori dal campo fanno discutere. Il centravanti del Bayern è un uomo dell’est atipico. Figlio di due atleti, appassionato di Tik Tok, amante dei balletti con la moglie, sportiva anche lei. Un attaccante che nell’epoca di Messi e Ronaldo sembra anche sottovalutato visti i record sgretolati. In primis quello di Gerd Müller, che in un solo girone di andata segnò 17 reti. Il polacco ne ha fatti addirittura 21, superando superato l’illustre collega tedesco nei gol messi a segno nel classico con il Borussia Dortmund. Non ancora come totale di reti in Bundesliga, che appartiene ad un centravanti fra i migliori nella storia.

L’ex del Lech Poznan però riuscì a fare una magia contro il Wolfsburg. I suoi sono sotto di un gol e Guardiola lo chiama dalla panchina e lo butta nella mischia. È il minuto numero 50. Dopo 60 secondi arriva il pareggio, e dopo altri 9 minuti il Bayern è avanti 5-1. Tutte e cinque le reti portano la firma di Lewandowski. Incredibile. È suo anche il record di centri con la maglia della Polonia, mentre in Champions ha messo insieme 71 gol come Raul, e presto potrebbe superarlo e salire sul podio insieme a Messi e Cr7. Un traguardo storico per il top player forse più sottovalutato di sempre. E pensare che la sua avventura in Europa poteva iniziare al Blackburn. Mancava solo la firma, ma l’eruzione di un vulcano bloccò il volo e salto tutto. Forse è stato un bene.

Gignac fu invece addirittura sopravvalutato. Ad inizio carriera era considerato fra i migliori talenti d’Europa. Gli eccessi con il cibo però lo portarono spesso ad essere bersagliato dai tifosi, soprattutto quelli del Psg. Ogni volta che incontrava i parigini, il possente attaccante ascoltava un coro: “Un Big Mac per Gignac”. I top club d’Europa, compresi quelli italiani, lo misero nel mirino in qualche campagna trasferimenti, ma il francese cambiò radicalmente la sua carriera volando in Messico. Al Tigres ha collezionato premi e record, trascinando la squadra fino ad una storica finale. Con 3 gol contro i 2 del collega del Bayern è in vantaggio in classifica cannonieri.

Un traguardo inatteso come quello centrato in Messico dove è il numero uno fra i calciatori europei nella classifica delle reti segnate in campionato. Un dato che testimonia quanto Gignac sia legato ad una nazione in cui suscita curiosità e che lo ama e lo ritiene un idolo. Oggi però la storia sarà diversa. I pronostici sono sbilanciati in favore dei tedeschi, ma l’impresa potrebbe lanciarlo nell’olimpo del calcio.

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Tigres-Bayern Monaco, per il Mondiale e per i record di Lewandowski e Gignac

Gignac Lewandowski curiosità mondiale
L’esultanza di Gignac dopo il gol del Tigre nel Mondiale per club (Getty Images)

Novanta minuti per entrare nella storia. Quella del Bayern, il cui triplete è materiale per Amazon, e quella di un Tigres che ha in Gignac il calciatore più amato del Messico. Sarà dura per la squadra che ha battuto il Palmeiras, perché Lewandowski e compagni vogliono chiudere il cerchio di un’annata che sarà ricordata per il Covid, ma anche per una corazzata in maglia rossa che dalla Germania ha messo il proprio marchio in Europa e nel mondo. È sfida anche per il titolo di capocannoniere. Il francese del Tigres guarda il collega dall’alto dei 3 gol messi a segno in 2 partite. Lewandowski e a 2 in 90 minuti, ma un calciatore in grado di segnare 5 reti in un match di Bundesliga e 4 in una gara sola di Champions, può davvero lasciare il segno.

Tutto pronto e scelte già fatte dai tecnici. I messicani dovrebbero schierarsi con il classico 4-2-3-1 che è il marchio di Ferretti. Il Bayern invece scenderà in campo con Sule, Boateng, Alaba e Davies in una difesa guidata da Neuer tra i pali. In mezzo al campo dovrebbe toccare a Musiala e Kimmich. Avanti Coman, Müller e Gnabry dovrebbero supportare Lewandowski.

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