Per celebrare l’anno del bue del calendario lunare cinese, ricordiamo i tre Tori più famosi del calcio.
Quest’oggi 12 febbraio 2021 è scattato il nuovo anno cinese, secondo il calendario lunare. Il Duemilaventuno è l’anno del Bue o Bufalo – simbolo del riscatto e di saggezza – quello scorso era rappresentato dal Topo, portatore di sconvolgimenti. Ed effettivamente, il 2020 non è stato certo un anno come gli altri.
Il bue non è altro che il toro: a differenza di quest’ultimo, è castrato. Nel mondo del calcio, diversi giocatori hanno avuto appellativi sul grosso mammifero cornuto. Per la prestanza fisica o magari per essere bravi e capaci a colpire il pallone di testa. E nella Serie A sono passati ben tre Tori, forse i più famosi del calcio.
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Considerato come uno degli attaccanti più forti della Turchia, è il miglior marcatore della storia della sua Nazionale con 51 gol. Il Toro del Bosforo, così soprannominato, ha giocato anche in Italia con la maglia di tre squadre: Torino, Inter e Parma. Ha avuto pochissima fortuna nella penisola, ma in patria invece è considerato un idolo indiscusso. Hakan Sukur ha giocato principalmente con la maglia del Galatasaray, con il quale ha vinto 8 campionati.
Dopo aver concluso la sua grande carriera da calciatore, è entrato in politica ma l’esperienza è durata poco. Nel 2015 è fuggito negli Stati Uniti, dove tutt’ora vive e lavora, a causa degli insulti contro il Presidente turco. Inoltre, nel 2016 è stato accusato dallo stesso Erdogan per aver tentato il golpe di stato. Fino allo scorso anno, Hakan Sukur lavorava a Washington come tassista Uber.
Classe 1997, dal 2018 in Italia. Con gli anni si è fatto apprezzare per le sue prestazioni e l’ottimo fiuto del gol. Soprannominato il Toro, per lui questo dev’essere l’anno della conferma per quanto bene fatto nella scorsa stagione. Lautaro Martinez è titolare dell’Inter di Conte e si trova a suo agio nel duo con Romelu Lukaku, bomber e leader indiscusso della formazione nerazzurra.
Ormai in pianta stabile nella Nazionale Argentina, cercherà di emergere e strappare un posto titolare anche nella sua selezione.
Nato a Napoli nel 1969, è stato un attaccante di Serie A, B e C e persino Promozione. Pasquale Luiso ha cominciato la sua carriera nell’Afragolese, poi con il Sora la consacrazione. Qui nel Lazio ha ricevuto l’appellativo che l’ha reso famoso per tutta la sua esperienza da calciatore. Nel massimo campionato italiano ha sfoggiato ottime prestazioni con la maglia del Piacenza e del Vicenza. Con quest’ultima, vanta il titolo di capocannoniere della Coppa delle Coppe 97-98. La sua squadra uscì in semifinale contro il Chelsea, vincendo l’andata 1-0 ma perdendo fuoricasa 3-1.
Inoltre, Luiso è ricordato anche per una magia balistica non da poco. Ai tempi del Piacenza siglò una rete in rovesciata al Milan di Tabarez. Un capolavoro.