La Lazio incassa il comunicato della procura Federale, deferiti Lotito e il club per la vicenda tamponi. Quali sono i rischi per la società biancoceleste?
In un lungo comunicato ufficiale, la Procura Federale ha annunciato il deferimento per Lotito, la Lazio e lo staff medico. La decisione è relativa al caos tamponi, che si è scatenato nell’ottobre del 2020. A farne le spese sono anche i medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia. La società biancoceleste è accusata di “non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme sopra richiamate in materia di controlli sanitari e delle necessarie comunicazioni alle autorità sanitarie locali competenti. Ed in particolare non aver tempestivamente comunicato alle ASL competenti la positività al COVID-19 di 8 tesserati”.
Alcune positività, si legge ancora, “riscontrate, in data 27 ottobre 2020, a seguito dell’effettuazione dei tamponi UEFA del 26 ottobre 2020, in vista dell’incontro di Champions League Brugge-Lazio del 28 ottobre 2020″. E ancora “per non aver comunicato alle ASL competenti i nominativi dei contatti stretti dei tesserati positivi, e per non aver concordato con le ASL locali competenti le modalità dell’isolamento fiduciario dei tesserati del Gruppo Squadra positivi e la quarantena dei tesserati del gruppo Squadra negativi”. Una vicenda che potrebbe accendere un nuovo capitolo delicato nella gestione Lotito. Il club valuta intanto i rischi che derivano dal deferimento.
Leggi anche: Inter e Lazio di nuovo contro: quella volta che il match finì in Parlamento
Il club è inoltre accusato di “aver consentito o, comunque, non aver impedito a 3 calciatori di svolgere, con il restante Gruppo Squadra, l’intero allenamento della mattinata del 3 novembre 2020”. E ancora di “non avere sottoposto all’obbligatorio periodo di isolamento, in caso di asintomaticità, di almeno 10 giorni, a far data dal risultato del tampone del 26 ottobre 2020, come previsto dalla Circolare del Ministero della salute del 12 ottobre 2020, un proprio calciatore il quale è stato utilizzato nell’incontro Torino-Lazio del 1° novembre 2020”
Accuse legate anche al match contro la Juventus. Lazio deferita per “non avere sottoposto al periodo di isolamento, in caso di asintomaticità, di almeno 10 giorni, a far data dal risultato del tampone del 2 novembre 2020, come previsto dalla Circolare Ministeriale del 12 ottobre 2020 un proprio calciatore, e, conseguentemente, per averlo inserito nella distinta gara dell’incontro Lazio-Juventus dell’8 novembre 2020″.
In base alle violazioni sopra citate nel lungo comunicato della Procura Federale, la Lazio inizia a valutare i rischi. Si va da una ammenda, fino ai punti di penalizzazione o al remoto caso di retrocessione o esclusione dal campionato. Eventualità che verranno rese note e discusse davanti al Tribunale Federale.