Milan-Inter di domenica pomeriggio è uno dei derby più seguiti in Europa, e spesso trasforma dei giocatori inattesi in eroi. Una storia ricca di calciatori che sono diventati famosi grazie ai gol contro gli acerrimi rivali.
Il derby fra Milan e Inter regala spesso eroi inattesi. Calciatori che grazie ad un gol nella partita più sentita dalle tifoserie, entrano nel cuore dei sostenitori. E nella storia di un club. Il calcio da giocato diventa racconto grazie ad un gesto, e poco importa se sia uno dei pochi nella carriera di un giocatore, perché segnare nel derby della Madonnina ha un peso clamoroso. Sono tanti gli insospettabili che entrati dalla panchina hanno fatto centro. Così come sono molti i calciatori messi in squadra per caso, o a causa di infortuni, e diventati eroi per un giorno.
Fu così per Roberto Scarnecchia. Una carriera iniziata con la Roma, la lunga militanza nei giallorossi e poi Napoli e Pisa. Arriva al Milan, mette piede in campo e fa gol, nel pareggio contro l’Inter. Sono 110 i gettoni di presenza in Serie A, con soli 4 gol. Uno di questi lo ha portato dritto nel cuore dei tifosi rossoneri. Stesso discorso per Giuseppe Minaudo. Nel 1986, entra in campo a soli 19 anni al posto di Fanna. Poco dopo trova il gol vittoria che permette all’Inter di portare a casa il bottino pieno. Un anno prima il protagonista fu Agostino Di Bartolomei. L’amatissimo capitano della Roma, con la maglia del Milan firma il pareggio dopo il gol di Altobelli. Una rete pesante in un momento delicato della partita, che sveglia la squadra poi vittoriosa al novantesimo.
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Derby Milan-Inter, gli eroi inattesi: Da Seno ai tatuaggi, e poi Comandini, baciato dalla fortuna
La storia più contemporanea ha regalato grandi emozioni nel derby della Madonnina, e protagonisti inattesi. Uno di questi è Andrea Seno. L’Inter in difficolta affronta una corazzata guidata da Capello nella stagione 1994-95. Il calciatore ex Bologna segna la prima rete, in una esperienza in cui in sole 26 occasioni ha vestito la casacca dei nerazzurri. Indelebile invece rimase la date del 23 febbraio 2013 per Ezequiel Schelotto. In quella gara grazie ad un suo colpo di testa l’Inter si garantì un pareggio. Una gioia così immensa da doverla imprimere sulla pelle. Dopo quel gol infatti il calciatore fece un tatuaggio per rendere indelebile la data. Sempre in nerazzurro un altro protagonista insospettabile fu Joel Obi, e ancora più di lui Antonio Candreva.
Il derby, nella stagione 2016-17, terminò 2-2 sia all’andata che al ritorno. La seconda rete dei nerazzurri fu segnata dal calciatore ora alla Sampdoria in entrambe le partite. Sponda Milan Cosmin Contra esultò nel 2001-2002, e lo stesso fece de Jong realizzando un gol di testa per la vittoria finale. L’eroe più in atteso di tutti fu Gianni Comandini. L’attaccante di Cesena in carriera ha realizzato 9 reti in Serie A. Due di queste arrivarono in una giornata magica per un attaccante ricordato più per un giorno che non per il resto della carriera. E non è poco, perché quella vittoria dei rossoneri entrò nella storia.
Era l’11 Maggio del 2001, e al suo arrivo a Milano, l’ex Vicenza prese la maglia che era di Weah. Un oltraggio per qualcuno, che divenne storia in quel derby: la notte di Gianni Comandini. Cesare Maldini lo schiera al fianco di Shevchenko dopo una stagione condizionata dagli infortuni, e in un quarto d’ora l’attaccante scrive la sua pagina di calcio. Arriva subito l’1-0 su assist di Serginho e il raddoppio di testa. Una doppietta che spiana la strada ai rossoneri, che chiudono sul 6-0, punteggio più rotondo in un derby.