Il rigore non assegnato alla Juventus allo scadere è l’ennesimo capitolo di una storia di errori arbitrali che si ripete in Champions. Dalle polemiche in finale contro Barcellona e Real Madrid alla gara contro il Benfica in Europa League, sono tante le proteste bianconere.
Pirlo lo ha definito un “chiaro errore arbitrale”, l’ennesimo contro la Juventus in una storia che si ripete in Europa. Il rigore non assegnato allo scadere, dopo l’intervento su Cristiano Ronaldo, ha evocato tristi ricordi ai sostenitori bianconeri, che negli ultimi anni in più occasioni hanno protestato a causa di alcune decisioni discutibili. Maggiore è la posta in palio, e più difficili sono le decisioni degli arbitri, messi nel mirino da Pirlo ma anche da suoi illustri colleghi. La decisione di non concedere il calcio di rigore ieri peserà indubbiamente nel doppio confronto con il Porto, che in caso di parità avrebbe dovuto strappare un successo allo Stadium.
La storia bianconera però è ricca di episodi dubbi, a partire dal gol di Predrag Mijatović, nella finale del 1998. La Vecchia Signora era allenata da Lippi. Era la squadra di Zidane, Inzaghi, Del Piero e Davids. Una corazzata favorita nel confronto con i Blancos. La gara è brutta e la decide un gol dell’attaccante, che in netto fuorigioco aggancia la sfera e gonfia la rete. La posizione di partenza del montenegrino è irregolare, ma la terna guidata da Hellmut Krug convalida il gol che deciderà il match, fra le proteste in campo e un lungo strascico di polemiche nelle settimane successive.
La storia si ripete anni dopo a Berlino. La Juventus si gioca la stagione contro il Barcellona, e Pogba viene atterrato in area di rigore da Dani Alves. Per l’arbitro è tutto regolare, ma le telecamere evidenziano l’irregolarità del brasiliano. Niente rigore e Champions ai blaugrana, in una gara fortemente condizionata da quella decisione.
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Anche Buffon e Conte si resero protagonisti di accese proteste a causa degli errori arbitrali contro la Juventus in Europa, spesso legati ai rigori non assegnati. L’attuale allenatore dell’Inter contestò molto la direzione di una semifinale contro il Benfica, vinta dai portoghesi. Era il 2014, e la partita avrebbe poi concesso l’opportunità di andare in finale alla squadra di Jorge Jesus. Il match fu ruvido, spezzettato dai continui falli di una squadra agonisticamente cattiva. La Juventus non riuscì ad andare a rete ma protestò molto. Intervento evidente di Markovic con una mano ma niente rigore per l’arbitro, che lasciò proseguire scatenando l’ira dei calciatori in campo. L’allenatore dei portoghesi ebbe un acceso confronto con Chiellini, mentre Vucinic e l’autore del fallo furono entrambi espulsi dopo un confronto acceso.
In quella gara furono giocati solo 48 minuti effettivi su 90 più recupero, e Conte davanti alle telecamere criticò aspramente la Uefa per l’inadeguatezza del direttore di gara. Anche a Monaco di Baviera la Juventus fu vittima di un torto arbitrale. Fu la gara forse più ricca di errori nelle ultime edizioni della coppa dalle grandi orecchie. Un gol annullato a Morata, tenuto in gioco da Kimmich che non fu successivamente espulso per un evidente fallo. All’Allianz Arena l’arbitro Eriksson ne combinò di tutti i colori.
L’ultimo episodio discusso fu contro il Real Madrid. Fallo di Benatia su Lucas Vasquez e rigore per i Blancos. Quel penalty, molto discusso, arrivò al termine di una rimonta incredibile della squadra di Allegri, capace di ribaltare il 3-0 dell’andata. A fine gara però la decisione fa esplodere la rabbia di Buffon, espulso e poi incontenibile davanti alle telecamere. Le critiche all’arbitro Oliver gli costarono 3 giornate di squalifica. Il rigore negato ieri a Ronaldo è quindi l’ultimo capitolo di una storia tristemente piena di decisioni avverse al club piemontese. E intanto i social si scatenano fra umorismo e rabbia.