E’ il compleanno di uno dei migliori numeri 10 della storia del calcio italiano: celebriamo Roberto Baggio con i suoi cinque gol più belli.
Quest’oggi 18 febbraio Roberto Baggio compie gli anni. Il Divin Codino che ha ispirato intere generazioni grazie al suo calcio spumeggiante fa 54 anni. Ha lasciato il rettangolo di gioco 17 anni fa, dopo quattro anni con il Brescia. Roby ha indossato le maglie dei tre club più importanti della Serie A, è stato protagonista del trasferimento più discusso della calda estate del 1990, ha vinto il pallone d’Oro ed è diventato uno dei migliori marcatori della Nazionale italiana.
Una carriera ricca di avvenimenti, ricca di gol. Non a caso, è il settimo miglior cannoniere della Serie A, scavalcato qualche anno fa da Di Natale. Tra i suoi 205 gol in campionato, la rivediamone i migliori realizzati in carriera.
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Una carrellata di gol di Baggio. Uno degli attaccanti migliori che abbia rappresentato a pieno il campionato italiano e il suo ruolo da fantasista. Uno dei migliori numeri dieci della Nazionale Italiana e della Serie A. “Ah, da quando Baggio non gioca più” – canta Cesare Cremonini in Marmellata #25 – non è più domenica.
Una delle sue reti più belle realizzate sui campi italiani è contro il Napoli, quando indossava la maglia della Fiorentina. Al San Paolo mise a segno, davanti agli occhi di Diego Armando Maradona, un sigillo partendo dalla sua metà campo, dribblando come birilli gli avversari, compreso il portiere.
Tra le perle del Divin Codino, c’è sicuramente una delle sue ultime realizzazioni in Serie A: Parma-Brescia, campionato 2003-04. Vedere per credere.
Impossibile da dimenticare il pallonetto al Vicenza nel 1997. Sublime gesto tecnico che replicherà anche qualche anno dopo.
Tra le sue magie, forse una di quelle più ricordate dai tifosi italiani è in Juventus-Brescia. Di seguito anche la colorata descrizione di Carlo Mazzone, il suo allenatore. Assist di un giovanissimo Pirlo, opera firmata da Roberto Baggio.
Infine, un altro grande capolavoro lo realizzò in Brescia-Atalanta del 2003. Il numero 10 delle Rondinelle osservò il portiere avversario leggermente fuori dallo specchio e non ci pensò due volte a calciare il pallone con una splendida pennellata dal limite dell’area di rigore.