Arbitri italiani nel mirino del calcio, con Mihajlovic e D’Aversa che non hanno risparmiato critiche e Campedelli al veleno nelle dichiarazioni. Parole molto dure del presidente clivense.
Dopo le parole di Mihajlovic e D’Aversa, e il durissimo attacco di Campedelli, gli arbitri tornano nel mirino. In Serie A e in cadetteria. Il presidente del Chievo ha accusato duramente l’operato di Sacchi. Parole al veleno, anche molto forti sulla gestione del direttore di gara, che a suo dire, ha penalizzato i giallublu contro il Monza. “Abbiamo raggiunto l’apice – ha sottolineato il numero uno del club – e non sono abituato a lamentarmi perché tutti possono sbagliare. Quanto visto oggi va oltre l’immaginazione, perché sono scelte inaccettabili. Ci sono guardialinee e arbitri che non sanno fare il proprio lavoro – accusa duramente Campedelli – e vanno assolutamente fermati.
Poi la frase che fa discutere. “Sono veramente stanco – sottolinea il presidente dei clivensi – e sono 4 anni che questa storia continua. Vogliono che il Chievo sparisca? Forse è meglio che sia così, perché se i vertici federali sperano che accada noi lo faremo. C’è accanimento, ed è inaccettabile. Tutto è oltre il normale, anche l’intervento su Garritano. E’ da codice penale ma non è stato sanzionato, e il calciatore ha rimediato una distorsione che lo terrà fuori”. Dichiarazioni al veleno di Campedelli, in una gara persa con il Monza dopo una serie di decisioni discutibili da parte del direttore di gara.
Stessa sorte è toccata al Bologna e al Parma, che tramite i loro tecnici hanno tuonano nel post partita commentando le scelte dei direttori di gara. Parole indubbiamente meno violente, ma che comunque riportano l’attenzione sulla classe arbitrale, mai contestata così duramente durante questa stagione.
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D’Aversa e Mihajlovic contro gli arbitri: giornata difficile per i direttori di gara
Non solo Campedelli, ma anche i tecnici di Parma e Bologna. Critiche meno dure ma dirette agli arbitri dopo le partite contro Udinese e Sassuolo. Il tecnico serbo ha sottolineato con la matita rossa la direzione di La Penna. “Ha rovinato la partita. Non riesco a capire perché nei primi 15 minuti non abbia neanche fischiato, e poi dopo poco sia arrivato un rosso diretto che cambia totalmente il volto del match. Forse siamo sfortunati, ma contro l’Udinese Samir ha fatto un fallo su Orsolini dieci volte peggiore di quello punito oggi. Un metro che non riesco a capire”.
Proprio contro i friulani il Parma ha pareggiato nel match di mezzogiorno. E D’Aversa dopo il novantesimo ha commentato la prova di Irrati. Al tecnico non sono piaciute alcune scelte viste oggi al Tardini. “Non sono abituato a parlare dei direttori di gara – ha sottolineato senza alzare i toni – ma qualcosa nella gestione del match va rivista. Ci sono episodi che possono condizionare l’andamento nei 90 minuti, e bisogna essere attenti nella gestione. Oggi ci sono stati più cartellini che falli – ha chiuso con una battuta – e poi pesano nel gioco delle squadre.
Attacchi duri o più eleganti ma comunque non casuali. La ventitreesima giornata di campionato è stata la più delicata per la classe arbitrale, che torna sotto attacco e al centro del dibattito in Italia. Intanto si attende una reazione dopo le parole pesanti di Campedelli e la svolta di Trentalange. Discutere le decisioni dopo la partita potrebbe essere il modo migliore per placare le polemiche, e forse anche per rendere le partite più fluide e meno chiacchierate.