In Stella Rossa-Milan episodio gravissimo nei confronti di Zlatan Ibrahimovic. L’UEFA ha aperto un’indagine sulla partita
Ancora razzismo nel mondo del calcio, una piaga che non si riesce a debellare. L’ultimo caso, riguarda la partita di Europa League, Stella Rossa-Milan, che seppur disputata a porte chiuse, ha visto parte degli spalti occupati da tifosi, presenti oltre alle due dirigenze.
Proprio questi individui, perché di tifosi non si può parlare, hanno inveito contro Zlatan Ibrahimovic, con un insulto etnico. E’ scattata, quindi, la ricerca di chi ha insultato lo svedese, tramite i video della partita.
Da qui, l’indagine aperta da parte della UEFA, che non si limiterebbe solo al caso di razzismo nei confronti di Ibra, ma anche alla presenza di tifosi che non potevano avere accesso allo stadio, essendo una partita a porte chiuse.
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Le scuse della Stella Rossa
WHAT A NIGHT IN BELGRADE! 🤩
Deficit, equaliser. Again the deficit, red card and the second equaliser in stoppage time. WOW! 💪 @crvenazvezdafk put up a great fight against AC Milan and still have a chance of reaching the #UEL last 16 after the 2-2. 🔴⚪️ #FKCZ #GAZPROM #Football pic.twitter.com/hibVsDHsFD
— Gazprom Football (@GazpromFootball) February 19, 2021
Il club di Belgrado, si era subito scusato il giorno dopo la partita con Ibrahimovic, condannando “nella maniera più assoluta le parole di offesa rivolte allo svedese“.
La Stella Rossa, ha inoltre offerto collaborazione totale agli organi di competenza, e quindi adesso anche alla UEFA, per l’individuazione di coloro che hanno arrecato gli insulti razzisti all’attaccante del Milan.
Uefa, cancellata la Youth League a causa del covid: La Youth League è stata sospesa: a deciderlo la UEFA, che ha fatto una scelta mirata alla salvaguardia dei giovani calciatori impiegati nel torneo. La Youth League, l’equivalente della Champions per gli… https://t.co/fwIMGdU1E4 pic.twitter.com/2ikfRPtXjJ
— Stadio Sport (@StadioSport) February 18, 2021
Al momento, sembra non ci siano indicazioni da parte della UEFA su una possibile sanzione del club di Belgrado. Però, in questi casi, l’organismo europeo, sempre molto sensibile al razzismo, ritiene colpevole anche la società che ospita la partita; potrebbero quindi arrivare proprio delle punizioni più o meno gravi.
Addirittura potrebbero dare direttamente la vittoria al Milan, anche se al momento questo è escluso. Certamente, la UEFA non transige sul razzismo, come dimostra anche la sospensione della partita di Champions tra PSG e Basaksehir, a dicembre.
Un altro caso di razzismo nel mondo del calcio, ambiente che deve fare i conti con troppi “tifosi” che spesso rovinano le partite e sono dannosi per l’ambiente circostante, oltre che per tutta la società.