L’Italia lavora alla riapertura degli stadi: il modello inglese l’obiettivo da inseguire. Il possibile test decisivo che influenzerà tutto
L’Inghilterra ha messo in piedi un programma per la riapertura degli stadi il 17 maggio, con 10 mila tifosi pronti a tifare le proprie squadre, nell’ultima giornata di Premier League, con affluenza maggiori in vista dell’Europeo. L’Italia segue questo modello e cerca di replicarlo.
Il piano per la riapertura degli stadi in Italia passerebbe inevitabilmente dalla finale di Coppa Italia Atalanta-Juventus, del 19 maggio, con tifosi per il 25-30% della capienza dello stadio.
La Coppa Italia sarebbe dunque un test, così da poter sperimentare la riapertura stadi con ritorno dei tifosi, in vista dell’Europeo itinerante di giugno e luglio. Lo stadio previsto per la finale di Coppa Italia e per l’Europeo, è lo stesso, l’Olimpico di Roma, e questo permetterebbe un test più affidabile.
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Riapertura stadi: tra vaccinazione e politica
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La riapertura degli stadi in Italia passa dalla vaccinazione di massa, che in Inghilterra è ad uno livello più avanzato. Proprio questo motivo, permetterebbe a Londra, nel caso ce ne fosse bisogno, di poter ospitare tutte le partite degli Europei.
La riapertura stadi, però, passa anche dalla politica, e dal vertice di inizio aprile tra la UEFA e i paesi organizzatori dell’Europeo itinerante. Gravina, appena rieletto a capo della FIGC, ha come obiettivo per la riapertura, la partita inaugurale del torneo, Italia-Turchia, così da avere lo spettacolo anche sugli spalti, e non solo in campo.
Sembrerebbe accantonata, al momento, l’idea di riaprire gli stadi a mille tifosi in primavera, ovviamente, nel caso, sarebbero dovuti entrati solo i vaccinati. Questa idea, lanciata durante la campagna per la FIGC, avrebbe potuto essere un test importante proprio per l’Europeo.
Gli stadi pieni, quindi, parrebbero ancora un lontano ricordo, soprattutto con la campagna vaccinale a rilento. Bisogna solo aspettare, e vedere l’evolversi delle cose, soprattutto nel vertice di aprile che potrebbe confermare l’Europeo itinerante, oppure potrebbe rivoluzionare tutto, compresa la riapertura degli stadi.