La Fiorentina, dopo Prandelli, cerca l’allenatore della prossima stagione per poter spiccare il volo.
La Fiorentina ha deluso (e non poco): il verdetto gigliato di questa stagione appare semplice e lampante. Poco gioco, pochissime idee, rari spunti se consideriamo la vittoria a Torino, bella e importante ma sicuramente non bastevole per giustificare una stagione. La Viola soffre e, di conseguenza, il progetto di Rocco Commisso non decolla: non è bastato l’impalpabile Ribery, non sono bastati i proclami, la squadra non ha mai spiccato il volo.
E la mattanza è incominciata dalla panchina. Vincenzo Montella non era adatto ai ritorni, Beppe Iachini non era (forse) abituato ai “campioni”, Cesare Prandelli sembra appartenere a un’epoca passata. E nel 2021-2022 ci sarà un’altra rivoluzione al “Franchi”, un altro tecnico si siederà in panchina cercando di cambiare il trend di stagioni non troppo positive.
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La trattativa con Maurizio Sarri è stato il primo spoiler di stagione per la Fiorentina: l’incontro con Pradè e Barone è stato diffuso ampiamente nella scorsa settimana, dove c’è la volontà comune di ripartire insieme ma non fino in fondo. Perché Sarri, dopo aver allenato Napoli, Chelsea e Juventus, non ha più voglia di barcamenarsi in contesti da rifondare, perciò le perplessità sono sorte partendo dal parco giocatori, inadatto nonostante il pupillo Callejon. E se Sarri non arriva, Luciano Spalletti è un’utopia, Max Allegri è il miraggio, chi sarà il prossimo allenatore dei gigliati?
Non per necessità, ma per virtù un tempo si affidava una panchina a un emergente. Ora, invece, a Firenze assistiamo al contrario. Perché un tecnico di sostanza ma giovane, caparbio ma efficace serve per rilanciare un ambiente un po’ troppo scoraggiato. Aveva preso piede l’ipotesi De Zerbi, ma non è facile levarlo Sassuolo e, cosa ancor più considerevole, non è nemmeno facile trattare con lui: tra il tecnico e il personaggio, non pare aver voglia di cedere di un millimetro sulle richieste tecniche.
È avanzata la chance per Vincenzo Italiano, fautore del miracolo Spezia e forse molto più “malleabile” da un punto di vista dirigenziale. Sarebbe il tecnico adatto, giovane con la gavetta importante, abituato a vincere i campionati ma anche a lottare per le zone basse con materiale non proprio eccellente. Lo Spezia, seppur a malincuore, lo lascerebbe partire per un nido più importante come quello di Firenze.
Da non sottovalutare l’idea Ivan Juric, anche in questo caso un tecnico abituato a far le nozze con i fichi secchi. Alla Fiorentina ritroverebbe Amrabat e porterebbe con sé probabilmente qualche suo giocatore (Zaccagni? Dimarco?), dopo due anni potrebbe lasciare il Verona con la consapevolezza di aver fatto anche l’impossibile. Ma lì, probabilmente, ci sarebbe da “lottare” con il Napoli che vorrebbe un erede di Gattuso….e se alla fine fosse proprio lui a sbarcare a Firenze?