Venezia rivelazione della Serie B con Paolo Zanetti. Nessuno avrebbe scommesso più di tanto sul gruppo, ma il secondo posto appare abbastanza meritato per quanto fatto vedere sinora.
Venezia non è solo carnevale e laguna alta. Lo sanno bene i tifosi ma soprattutto gli avversari degli arancioneroverdi allenati da Paolo Zanetti. Il Venezia, con merito e caparbietà, si è ritagliato un ruolo tra le grandi, con un secondo posto di grande caratura. E fa sorridere, certo, rivedere il pronostico di inizio stagione, quando gli esperti accreditavano il Venezia nelle ultime posizioni.
Oggi, con 45 punti collezionati in classifica, si è praticamente salvata con dodici giornate d’anticipo e quel «Puntiamo alla promozione» detto nemmeno tanto sottovoce è la dimostrazione di come il torneo ha trovato con merito una protagonista imprevedibile.
I numeri danno ragione ai lagunari, le dodici vittorie, nove pari e cinque sconfitte sono il carnet statistico di una squadra che non è seconda in graduatoria per caso, parsimoniosa quanto basta in difesa con 24 gol subiti e comunque offensiva il giusto con le 35 marcature realizzate, 12 delle quali (quindi un abbondante 33%) dal suo bomber Forte, che a Venezia ha trovato una continuità importante.
E anche l’avversario di lunedì scorso, ovvero la Reggiana, ha capito la forza motrice del Venezia. Che non è un caterpillar ma un diesel, lento ma efficace, fa giocare ma poi sa colpire: i due gol in rimonta, realizzati da Aramu sono valsi la vittoria e il secondo posto in solitaria.
Zanetti ci prende gusto
È proprio il coach Zanetti ad aver dato l’impronta giusta al Venezia: era dai tempi di Pippo Inzaghi che non lottava per il vertice. Con Serse Cosmi e Walter Zenga non ha avuto il salto di qualità, con Alessio Dionisi lo scorso anno si è salvata in maniera tranquilla. E, dopo l’addio del tecnico verso Empoli, la società lagunare ha scelto Zanetti, scaricato troppo in fretta dall’Ascoli.
Entusiasmo e praticità, accelerazioni e pressing. Gli ingredienti di Zanetti sono tanti, non è un’estremista della panchina e ha spesso alternato giocatori e situazioni, facendo integrare anche la colonia scandinava arrivata man mano in Serie B.
Nelle prossime tre partite arriverà l’esame di maturità completo. Intanto sabato in casa il Venezia ospiterà il Brescia, crocevia necessario per mantenere la seconda posizione. Poi, sarà di scena dopo sette giorni proprio sul campo di Ascoli che Zanetti conosce fin troppo bene. E, dulcis in fundo, arriverà lo scontro diretto del 20 marzo, quando il Monza testerà direttamente la voglia di promozione dei lagunari.
E si sfideranno anche due scuole di pensiero: il Venezia che ha costruito la squadra con un multitasking efficace, contro il Monza che invece aveva la borsa più ricca e non ha badato a spese sul mercato. E sarà comunque un divertimento.