L’Inter e l’Atalanta nei precedenti alternano under o goleada, ma non è mai una partita banale. Anche se, negli ultimi tempi, i gol sono stati un po’ troppo pochi.
La sfida tra Inter e Atalanta di lunedì sera mette davanti due squadre che con il gol hanno molta confidenza. Ma quando si affrontano fra loro, stranamente, non c’è grande spettacolo da un punto di vista realizzativo, come testimoniano i numeri degli ultimi incontri. Una costante strana, avvenuta proprio nel periodo in cui l’Atalanta ha spesso dominato gli avversari, dando distacchi di sette gol in trasferta a Torino e Lecce, oppure usando le cinquine casalinghe come prassi (Il Milan di Pioli ne sa qualcosa).
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Ecco come potrebbe andare in fuga l’Inter.
La storia recente tra Inter e Atalanta porta un’anemia del gol. Incredibile a dirsi ma è così, come nel caso della partita d’andata. Era l’8 novembre scorso, il gol di Lautaro Martinez fu pareggiato da Miranchuk, tutto in uno spazio di venti minuti nella ripresa. Fu una gara sostanzialmente abbottonata, con buone parate da parte di Handanovic e Sportiello ma nulla più.
Il 2019-2020 ha registrato altre due gare da under 2.5, partendo dal 1° agosto con l’Inter corsaro a Bergamo per 2-0, mentre all’andata l’Atalanta costrinse l’Inter al pareggio casalingo per 1-1. Un incantesimo che è iniziato addirittura dal 7 aprile 2019 con lo 0-0 di San Siro, per due squadre che ebbero buone occasioni ma scarsa incisività.
L’11 novembre 2018 l’Atalanta fece un sol boccone degli altri nerazzurri, un 4-1 di Gasperini su Spalletti che fu un’altra patente efficace del bel gioco bergamasco. Quasi a vendicare quanto accade il 12 marzo 2017, con l’Inter che in casa strapazzò la Dea col punteggio di 7-1, un incidente di percorso in quanto il gruppo e il gioco di Gasperini era già esploso in ogni caso.
Il 25 marzo del 1990 l’Inter fece un altro risultato roboante. La squadra, allora allenata da Giovanni Trapattoni e che era fresca del titolo di Campione d’Italia, sconfisse l’Atalanta per 7-2. Fu una fiera del gol e di errori difensivi, le marcature dell’Inter segnalavano Bergomi, Mattheus, Beppe Baresi, Berti, Serena e la doppietta di Klismann (uno su rigore), nell’Atalanta a segno Nicolini più un autogol di Ferri.
In ogni caso quel che aspettano i tifosi è un incremento di gol. L’Inter può basarsi sulla Lu-La in grande forma, Lukaku sta diventando un uomo assist eccezionale, Martinez troverà presto con maggior costanza la porta come già dimostrato nel derby di Milano.
L’Atalanta, invece, sa che invertendo l’ordine degli interpreti il risultato non cambia. L’attacco orobico raramente stecca, la forma di Luis Muriel è una costante da non sottovalutare, così come lo scontro straordinario tra Hakimi e Gosens sulla fascia. Una sfida fra treni in corsa, forse la migliore per quanto riguarda gli esterni della Serie A.