Inter-Atalanta è un match ricco di duelli, dai tecnici a due reparti offensivi che continuano a macinare record e gol: Lukaku e Muriel insieme segnano più di tante squadre in Serie A.
Lukaku contro Muriel è la sfida più esaltante di questo turno di campionato, che mette una difronte all’altra Inter e Atalanta. La potenza contro l’estro, l’incisività contro la magia, la conferma di un bomber fra i migliori d’Europa contro la rinascita di un talento che avrebbe potuto fare tanto in carriera. I due attaccanti sono lo specchio delle rispettive squadre. Lukaku è la classica punta che butta in porta ogni pallone che passa dalle sue parti. Cinico, spietato in area di rigore, ruvido e pratico più che spettacolare. Un po’ come l’Inter di Conte, che non cerca per forza il bel gioco ma è tremendamente continua e agonisticamente cattiva. Muriel invece è l’estro e la magia. Capace di numeri incredibili, di variare le giocate che lo portano al gol, di rifinire e colpire in ogni modo.
È lo specchio della Dea, che ha soluzioni varie, che arriva in porta dopo tanti passaggi e tanta costruzione ma comunque con una regolarità vista forse poche volte in Serie A. Due attaccanti da record, e lo testimoniano i numeri. Con 33 centri in 2 hanno segnato più di tutte le squadre che navigano nella parte destra della classifica. Due bomber che segnano più di squadre intere, e che domani accenderanno l’incontro più atteso della giornata.
E’ così, perché il belga insieme a Barella è l’arma tattica di Conte. Con le sue sponde innesca Lautaro Martinez e anche Sanchez, e riesce a dare sostanza a tutti i partner d’attacco. Muriel è invece la chiave dell’Atalanta per scardinare le difese avversarie. La capacità di dribblare in area e di tagliare in due le difese è il segreto di una squadra in cui Zapata e Ilicic non so più gli attori protagonisti e perfino Gomez è stato dimenticato in fretta.
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Non solo Lukaku e Muriel in una sfida che promette scintille e spettacolo. Per Conte la gara di lunedì potrebbe essere già l’assist per lo scudetto, ma Gasperini quando vede la sua ex squadra ha un motivo in più per indossare l’abito migliore. Se i due progetti sono decollati il motivo è chiaro, ed è tutto in una serie di calciatori in grado di fare la differenza. I reparti offensivo sono senza alcun dubbio i migliori del campionato, ma la differenza reale la stanno facendo gli esterni. Gosens e Hakimi segnano quanto gli attaccanti, ma danno anche equilibrio in fase di copertura e sostanza nel creare il gioco. Due pedine che lunedì potrebbero essere fondamentali nel match.
Il tedesco è senza alcun dubbio la scoperta più lieta di Percassi. Da perfetto sconosciuto è sbocciato sotto la guida di Gasperini, che lo ha trasformato in un’arma tattica micidiale, utile anche ad Euro 2021 per la Germania. Non solo corsa, ma anche muscoli e voglia di stupire. Gosens è il prototipo del calciatore moderno, capace di gestire le due fasi ed essere incisivo in zona gol. Hakimi ha forse caratteristiche diverse, ma la stessa tremenda utilità. Ha una spiccata propensione all’attacco, una rapidità che lo rende micidiale nelle ripartenze e vede la porta con regolarità. Forse è meno difensore del calciatore della Dea, ma grazie a Conte ha migliorato la fase di copertura. Dai loro piedi potrebbero nascere le occasioni migliori per le squadre nel match di San Siro.
Lukaku contro Muriel e Hakimi e Gosens. I duelli saranno fondamentali quindi in una partita che potrebbe scrivere già lunedì una pagina importante del campionato. Chi vince le sfide fra reparti ha già mezza vittoria in tasca, e Gasperini e Conte hanno caricato le loro armi migliori.