Pirlo e la Juventus alla ricerca del regista. Una scelta paradossale che fa capire come il mercato bianconero non sia stato rosa e fiori…
Che ad Andrea Pirlo da tecnico della Juventus manchi proprio il regista è il paradosso degli ultimi anni. Lui che, con un colpo di genio o un cambio di campo, poteva decidere le sorti di un match, non ha in mano un suo emule.
O anche una copia sbiadita poteva andar bene, se si arriva al punto di ipotizzare l’acerbo Nicolò Fagioli titolare in ogni gara (con tutto il rispetto), c’è qualcosa proprio che non va. Il decantato Fabio Paratici ha sì imbastito uno scambio utile per le plusvalenze, ma togliere via il demotivato Miralem Pjanic per sostituirlo con l’incompiuto Arthur non sembra la soluzione congeniale guardando al campo.
E il covid che ha recentemente colpito Rodrigo Bentancur non è di aiuto, anzi. Nonostante la stagione non proprio eccellente dell’uruguaiano – erroraccio di Porto incluso – in mezzo al campo è stato solo Weston McKennie a garantire fluido e capacità di gioco, cosa assolutamente imprevista viste le credenziali da mediano dell’americano.
Allora per i bianconeri serve prendere un esperto del ruolo, qualcuno che possa dare brio e manovra. Accantonata l’idea di far avanzare Leonardo Bonucci sin da subito, le paginate dei giornali sportivi hanno spesso indicato i soliti nomi per il centrocampo bianconero. E se alla fine arrivasse un nome a sorpresa?
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Due qualità necessarie per il regista sono il tocco vellutato e la velocità di manovra. Ciò che manca a questa Juventus, soprattutto se in mezzo al campo gioca Adrien Rabiot più abituato a rincorrere e galoppare, piuttosto che Aaron Ramsey, mai fisicamente al top.
L’idea Manuel Locatelli è da due stagioni plausibile, ma serve parlare con il Sassuolo che, solitamente, non dà giocatori a buon mercato. È l’italiano cresciuto maggiormente nel ruolo, può inserirsi e far da puntello, meriterebbe una big dopo la cessione frettolosa dal Milan che lo aveva cresciuto. Forse la folgorazione arrivò proprio con quel gol realizzato a San Siro, ma erano altri tempi e la Juventus, all’epoca, aveva un altro tipo di centrocampo.
Jorginho invece è la soluzione che non convince l’ambiente. Nazionale italiano, era stato sondato da Maurizio Sarri ma l’affondo decisivo con il Chelsea non è mai maturato. Fermo restando come altri nomi possono essere vagliati.
Jordan Veretout e Rodrigo De Paul sono altre soluzioni plausibili. Il romanista ha raggiunto i dieci gol e sembra più un giocatore universale, il friulano non ha incantato nella gara dello Stadium ma è abituato da anni a incollarsi il destino dell’Udinese sulle spalle.
E occhio al colpo dell’ultimo momento. Proprio nell’estate del 2011, nessuno aveva puntato all’approdo di Pirlo in bianconero. A distanza quasi di dieci anni, un colpo improvviso sarebbe una manna dal cielo.