Il Monza di Brocchi come Godot. Non è riuscito ancora a fare un predominio completo, rimane in attesa. Ma l’attesa, in un gruppo chiamato a vincere, spesso è breve.
Il Monza ancora è atteso alla sua maturazione definitiva. Il che è abbastanza strano, dato il mercato stratosferico effettuato dal “condor” Galliani, senza badare a spese per la categoria ingaggiando calciatori funzionali anche per la massima sera. Ma evidentemente qualcosa non va, nella serie cadetta si vince con pazienza e con calma, di Benevento dominatori ne vien fuori uno ogni dieci anni.
Così, il Monza si ritrova ancora a un bivio. È una squadra che può accedere alla promozione diretta oppure andrà a giocarsi le sue chance nei playoff? La costruzione della rosa punta al primo assunto, i fatti invece vertono per il secondo.
Sul mercato sembrava, infatti, una squadra praticamente indistruttibile. In difesa sono giunti in Brianza i terzini Carlos Augusto e Donati, al centro Bettella, in porta De Gregorio per alternarsi con Lamanna, in mezzo al campo Rigoni e Barillà, ma anche Colpani e Frattesi, in attacco Gtkyaer e Maric, che erano capocannonieri in Polonia e Croazia con in più Marin, forse ricordato dai più come un fenomeno nel videogioco “Foatball Manager”.
A tutto ciò, anche due guest star, Kevin Boateng che dopo un lunghissimo peregrinare voleva metter radici a Monza, e Mario Balotelli all’ultima chance della sua carriera. Ma ancora il Monza è rimasto nel limbo.
Il campionato monzese non ha mai avuto salti pindarici, la serie positiva che si costruiva veniva poi vanificata da prestazioni scialbe. Un esempio su tutti la gara interna contro il Cosenza: in due tiri, si portò sul 2-0, ma allo stesso modo subendo altri due tiri è riuscita a farsi raggiungere dai silani.
E così, il mercato invernale ha dovuto mettere altre pezze, nonché dispiego di capitali. Per tre milioni è arrivato Davide Diaw dal Pordenone, uno dei prospetti più interessanti e in rampa di lancio della categoria. Gli innesti pesanti sono arrivati ancora a centrocampo con Scozzarella dal Parma, D’Alessandro dalla Spal e Federico Ricci dal Sassuolo, tutta gente che alza sicuramente il tasso tecnico.
Nonostante tutto, il Monza rimane perennemente un’incompiuta, Brocchi gode di tanta stima presidenziale ma questa altalena di insuccessi potrebbe presto stancare. 15 punti nelle ultime nove gare non sono tantissimi se commisurati al valore di una rosa che, spesso e volentieri, registra infortuni muscolari.
Non a caso Boateng e Balotelli sono spesso a mezzo servizio e la gara contro il Pordenone registrerà altre assenze. Il prossimo filotto di incontri sarà decisivo, la trasferta di Reggio Calabria e poi il doppio match casalingo tra Reggiana e Venezia permetterà al campionato di capire se Monza sarà protagonista o una delle tante.