Pirlo, Lazio e Porto in 4 giorni, poi sarà già tempo di bilanci per il tecnico della Juve.
Tutto in 4 giorni per la Juve di Pirlo, che potrebbe già in meno di 100 ore avere i primi responsi sulla propria stagione. La Lazio prima e il Porto poi, in 180 minuti che diranno la verità sulle scelte di Agnelli. Difficile giudicare la scelta di affidare la panchina al maestro del centrocampo, che però indossata la giacca e la cravatta si è trovato ad una primo compito già delicato. I tanti infortuni, una preparazione inesistente e una rosa per molti versi stravolta, sono attenuanti validissime per coprire i buchi in cui sono scivolati i bianconeri fino ad ora.
Alla fine però contano i risultati, che possono dare ragione alla sinfonia più stonata, o cancellare anche l’avventura più bella. Proprio per questo i numeri di Pirlo indicano tanto ma contano poco. La sua è la miglior difesa della Serie A, in perfetta linea con la storia bianconera e in netta crescita rispetto ai vuoti della gestione Sarri. Il problema però è in attacco, e l’affare si complica quando hai in rosa Ronaldo. Nonostante la vena realizzativa del marziano di Madeira, la Juventus è solo al quinto posto fra le squadre che segnano più gol, e proprio alcune difficoltà sotto porta sono costate a Pirlo punti pesanti. Il reparto che però ha sofferto di più è il centrocampo, del quale “il maestro” ha avuto a lungo le chiavi.
Poche idee, molti dubbi, troppi calciatori non sempre in grado di essere da Juventus. Nello spirito battagliero e in campo. A questo punto però i numeri contano poco. Inizia oggi una nuova stagione. E durerà 4 giorni. Il tempo di capire se due vittorie con Lazio e Porto possano mantenere vive le speranze della Juve, o se l’esperienza in bianconero sia irrimediabilmente ridimensionata.
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Prima la Lazio, poi il Porto. Non proprio due avversari facili da superare per Pirlo. La squadra di Inzaghi ha il tipico gioco che ha fatto soffrire il tecnico quest’anno. Solida e pronta a ripartire, la formazione biancoceleste gioca in verticale e potrebbe creare insidie al centrocampo della Juve, che ha gli uomini contati e potrebbe essere in emergenza e difficoltà. I 90 minuti all’Allianz Stadium sono il bivio della Serie A. Vincere potrebbe voler dire approfittare di un eventuale passo falso dell’Inter contro l’Atalanta. Una sconfitta invece chiuderebbe il capitolo scudetto, e dopo 9 anni non sarebbe un dramma, ma neanche un bel biglietto da visita per Pirlo.
Poco dopo arriverà il match con il Porto, che ha l’abito da battaglia già pronto per blindare il vantaggio dell’andata. I portoghesi non sono certo il Bayern o il City, ma partono da una posizione di forza ed hanno la cattiveria giusta e la convinzione di poter far bene. Proprio quello che serve a Pirlo in questa fase. La Juventus deve credere nelle proprie qualità, che potrebbero essere più tangibili con qualche recupero dall’infermeria. I calcoli però non servono più. Pirlo ha 4 giorni da dentro o fuori, e potrebbe trasformare i dubbi in una lotta allo scudetto e soprattutto e alla Champions che cambierebbero a stagione.