Ibrahimovic è stato il vero mattatore del Festival di Sanremo: i migliori momenti dello svedese al fianco di Amadeus
Zlatan Ibrahimovic è stato l’ospite forse più atteso a Sanremo, ed ha regalato momenti esilaranti e spunti di riflessione al fianco di Amadeus. Una presenza che ha regalato emozioni e ha fatto discutere il mondo dello sport, ma che ha rivelato un lato poco conosciuto di un immenso campione. La sua forte personalità ha vacillato in alcuni momenti, fra commozione, racconti, e un monologo finale rivolto ai giovani, ma soprattutto agli italiani.
Ibrahimovic è stato mattatore al fianco di Amadeus. Ha saputo fare spettacolo, entrare nel personaggio, vivere momenti di spettacolo puro anche fuori dal campo. Partendo dal siparietto con Donato Grande, il “bomber” di Powerchair Football, che ha realizzato il sogno di palleggiare con il campione svedese. “Fai passaggi migliori di alcuni calciatori della mia squadra”, ha dichiarato scherzando Ibra, prima di regalare al tifoso di Trani una maglia del Milan autografata.
Il passaggio più commovente è stato dedicato all’Italia, agli sportivi, ai giovani. “Ognuno di voi può essere Zlatan, voi tutti potete esserlo e io sono tutti voi. Non è il mio Festival, e neanche di Amadeus. E’ il festival dell’Italia intera”.
Esilarante anche il passaggio su Achille Lauro. Ibra ha scherzato sui “quadri” rappresentati dal cantante e produttore veronese, fra le risate di Amadeus e dell’orchestra.
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“Sinisa, amico mio, abbracciami”. Ibrahimovic ha avuto il consueto ruolo da duro, da campione che non teme gli avversari, ma si è svelato nel suo lato più profondo. Quello di un campione che dalle difficoltà ha trovato la forza di risalire, diventando uno dei calciatori più amati e vincenti degli ultimi 20 anni. Una storia che ha legami profondi con altri personaggi del calcio, e che si è svelata in tutta la sua umanità, entrando di diritto nei migliori momenti dello svedese a Sanremo.
I due però hanno raccontato la vicenda, dal quale è nato un rapporto solido, unico, fra due protagonisti del calcio con caratteri forti, ma uno spiccato senso di appartenenza alle loro origini, e un lato umano profondo. I due hanno raccontato la loro storia, svelato le risalite dai momenti più delicati, anche durante la malattia dell’allenatore del Bologna. La “band” Fiorello, Amadeus, Ibra, Mihajlovic non ha riscosso però molto successo, ma una lunga serie di reazioni che hanno portato il sorriso nelle case degli italiani, e che entrano di diritto nei migliori momenti di Sanremo 2021.
“Quando mi hai chiamato – ha esordito Mihajlovic riferendosi ad Amadeus – mi hai detto vieni al mio festival. Io ho sempre saputo che non sarebbe stato il tuo”.
Una serie di sketch televisivi che hanno rischiato di far saltare per una serata la presenza di Ibrahimovic a Sanremo. Grazie ad un fortunato motociclista, che ha avuto il piacere di accompagnarlo dopo il ritardo dovuto ad un brutto incidente, lo svedese è riuscito a non mancare all’appuntamento, e ha raccontato il suo arrivo con la consueta simpatia.
Alla fine Ibrahimovic ha vinto anche a Sanremo, svelando al pubblico una parte di un campione che spesso si è nascosta dietro l’atteggiamento da duro. Una presenza che ha premiato la scelta di Amadeus, messo spesso scherzosamente in secondo piano dall’attaccante rossonero. Ora il Milan attende il suo rientro in campo, per tentare la rincorsa scudetto e blindare le posizioni che contano in chiave Champions.