Borussia Dortmund-Siviglia è una sfida fra squadre che in Europa hanno dimostrato sempre il loro valore. Anche quando il materiale tecnico non era così eccellente.
Il ritorno degli ottavi di Champions League, oltre a mettere difronte Juventus-Porta, incomincia con Borussia Dortmund-Siviglia che magari non farà strappare i capelli in Italia, ma è pur sempre una partita da tenere sotto la lente di ingrandimento.
E la affrontano due compagini brave a giocare, con tanti palleggiatori e capaci spesso di exploit in Europa: nella storia il Borussia si è aggiudicata questa coppa contro la Juventus nel 1997, il Siviglia invece è un’estrema specialista nell’Europa League.
La qualità e la voglia di fare non manca, la costruzione dei tecnici spesso smaschera anche dei limiti strutturali di squadre che, anche con un po’ di fortuna, potrebbero arrivare in fondo.
La Champions ci ha regalato l’Ajax e il Tottenham protagoniste due stagioni fa, l’Atalanta lo scorso anno, figuriamoci se Borussia e Siviglia non possano cullare qualche sogno di gloria.
All’andata il “colpo gobbo” lo ha realizzato proprio la squadra tedesca, che si è imposta in trasferta per 3-2, conquistando un risultato molto comodo per il ritorno di martedì. Ai gialloneri basterebbe conquistare due risultati su tre, nonché concedersi una sconfitta per un gol di scarto in due casi, ovvero se il Siviglia vincerà per 0-1 oppure per 1-2.
Gol in trasferta da benedire
Parliamo spesso dell’utilità o meno del gol in trasferta da considerare doppio nel calcio attuale. Il fattore campo – soprattutto in tempo di Covid – è stato pressoché cancellato, e dove addirittura molte gare europee si giocano in campo neutro. Fin quando però la regola è questa, bisognerà accettarla e il Borussia all’andata è riuscita nell’intento.
Infatti, il 3-2 tedesco è stato un risultato maturato anche con convinzione. Il gol iniziale dell’ex milanista Suso è stato rimontato dalla furia tedesca, prima dell’ultima rete spagnola di De Jong. Le marcature giallonere sono state effettuate da Dahoud ma soprattutto da Haaland, autore di una doppietta.
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E sul norvegese vale la pena spendere qualche parola in più. La sua maturazione, al di là di tutto, è semplicemente impressionante. L’impatto avuto nella Bundesliga e in Coppa Campioni portano a una convinzione di trovarsi un fenomeno davanti.
A lui e Mbappè praticamente affideremo i destini del calcio europeo e dello spettacolo per i prossimi dieci anni almeno. Considerando la potenza del norvegese e la fantasia del francese.
Haaland ha medie realizzative semplicemente spaventose, confermate anche nella doppietta rifilata al Bayern Monaco. Nonostante il 4-2 in rimonta dei bavaresi e la tripletta di Lewandowski, è stato ancora il giovane vichingo a impressionare.
È una sorta di cyborg applicato al calcio, un concentrato di potenza e precisione che il Borussia può sfruttare anche in questa Champions League. Prima di una cessione che, quest’estate, sarà praticamente inevitabile.