Poteva essere un gran tris per il Cagliari di Semplici, ma alla fine va bene anche un punto.
Il Cagliari si butta quasi via, e non è la prima volta in stagione. Il maggior rammarico per i sardi è di aver gestito la gara del “Marassi” per ottanta minuti, mancando poi di lucidità come in un blackout per tre minuti, prima del pareggio di Nainggolan. Un peccato per il Cagliari che, con l’arrivo di Leonardo Semplici in panchina, ha cambiato comunque marcia e modo di giocare.
Proprio per questo, i tifosi sardi di strappano i capelli per un’occasione unica di festeggiare la terza vittoria di fila, dando un altro segnale nella lotta salvezza, sempre più ingarbugliata, almeno con il pari recuperato nell’ultima azione di gioco.
Il gol di Joao Pedro, dunque, non è bastato ai sardi per riscuotere l’intera posta in palio, che hanno subito l’uno-due terribile della Sampdoria prima con Bereszynski (poco avvezzo al gol) e poi con Gabbiadini. Il pari di Nainggolan è stato il suggello finale di un match indicativo, il belga è tornato al gol con il Cagliari dopo le dieci gare dove, comunque, aveva dato il suo contributo.
L’arrivo in panchina di Semplici porta in dote sette punti in tre gare. E hanno un peso importante, considerando la striscia nera del predecessore Eusebio Di Francesco, arrivata e rimasta nonostante il rinnovo di contratto e la grande fiducia espressa dalla dirigenza.
Continuità da mantenere per la salvezza
Il Cagliari con Leonardo Semplici ha un altro cambio di passo. Se ne è accorto bene il Crotone una settimana fa, sconfitto nel suo stadio proprio dai sardi che hanno vinto la sfida salvezza. Pavoletti era stato il cecchino conosciuto sino a due stagioni fa, su Joao Pedro l’affidabilità è massima.
Mercoledì scorso il protagonista è stato Daniele Rugani, recuperato per il calcio italiano e già decisivo con il suo colpo di testa vincente contro il Bologna.
Recuperato a tempo di record per la gara di “Marassi”, la difesa a tre del Cagliari è sembrata convincente sino al momento di buio improvviso che aveva ridato le speranze al gruppo di Claudio Ranieri.
Il centrocampo sardo, invece, si alterna sempre nella manovra con Nainggolan che gioca qualche metro più indietro ma garantisce la densità, insieme a Duncan, voluto fortemente proprio da Di Francesco.
L’attacco comunque garantisce peso e solidità di manovra, contribuendo ad alzare la qualità del gruppo rossoblu, che deve trovare una maggior continuità proprio nel raccordo di fascia con l’inserimento graduale di Kwadwo Asamoah da utilizzare nel corso delle prossime settimane.
Per ora il Cagliari può guardare avanti con fiducia ma non con relax, anche perché la zona salvezza diventa, giornata dopo giornata, un calderone che coinvolge sempre più squadre. Nessuna può dirsi completamente tranquilla e tutte guardano con preoccupazione al risultato delle antagoniste.