Futuro Juventus, dalla difesa all’attacco: chi resta e chi è in bilico

Il futuro di molti giocatori della Juventus diventa un punto interrogativo dopo il tonfo con il Porto, e i silenzi di Agnelli sono il presagio di un cambiamento imminente.

Il futuro della Juventus è un rebus dopo la debacle di ieri contro il Porto. Un’idea sospesa fra la voglia di rilanciare, e la scelta delicata, ma forse mai così necessaria, di chiudere un ciclo e riprogrammarne un altro. La sconfitta non è solo in un doppio confronto che doveva andare diversamente, ma anche nelle scelte fatte da una società che inizia a porsi qualche punto interrogativo. Ad iniziare dal tecnico, voluto fortemente da Andrea Agnelli per il dopo Sarri, dopo che il suo management aveva quasi guidato l’addio ad Allegri. A conti fatti l’ex Milan e Cagliari è un grande rimpianto, mentre il passaggio da Sarri a Pirlo non ha cambiato molto le prospettive bianconere.

L’ex centrocampista bianconero dovrebbe rimanere al timone. Lo ha confermato lui, svelando una telefonata con il suo presidente dopo la partita con il Porto. Se è vero che c’è un progetto, cambiare le carte in tavola potrebbe essere un errore. Uno scricchiolio però si è avvertito, e se il Real Madrid dovesse liberare Zidane, di sicuro a Torino ci farebbero un pensierino. Un po’ perché è un tecnico vincente, ma anche perché dopo una delusione serve un dono prezioso per far pace, e il francese sarebbe perfetto per i tifosi della Juve.

Leggi anche: Juventus, furia Nedved: i nervosismi anticipano il cambiamento? VIDEO

Futuro Juventus, la difesa è un vero rebus: solo De Ligt è sicuro del posto, a meno che…

De Ligt Juventus
De Ligt è il futuro della Juventus (GettyImages)

Il futuro alla Juventus è però un rebus anche per molti calciatori, a partire dalla difesa. Wojchech Szczesny resterà a Torino, mentre Buffon potrebbe dire addio nonostante la voglia di continuare a respirare il campo. Le indiscrezioni parlano di valutazioni in atto da parte del numero 1, che però sta pensando sul serio al ritiro. Stesso discorso vale per Chiellini, che ha pronta una scrivania o una tuta per restare alla Continassa. Resta quindi sicuro di un posto De Ligt, a meno che non arrivi l’offerta da far tremare le gambe. Bonucci dovrebbe essere al suo fianco, ma anche sull’ex Milan, alla soglia dei 34 anni, saranno avviate le valutazioni.

Dragusin e Demiral sono invece legati da un destino comune. Il primo vorrebbe spazio, ma non è forse ancora maturo, il turco invece non accetta di stare dietro nelle gerarchie, ma ieri ha dimostrato che alcune partite ancora non sono pane per i suoi denti. La Juve riflette quindi. Puntare su questi due calciatori più Bonucci e l’olandese, oppure venderli per fare cassa e cercare un profilo già pronto? E intanto c’è Alex Sandro che potrebbe trovare collocazione altrove, anche se le cifre offerte in passato sono ricordi sfocati, mentre Danilo è forse il migliore per rendimento, e i bianconeri lo tratterranno. Sullo sfondo c’è Rugani, che vorrebbe tornare ma non sarebbe una prima scelta, mentre Pellegrini è spesso ai box e la Juve ha già di questi problemi.

Ci sarebbe anche De Sciglio, che verrebbe inserito in una ipotetica trattativa per strappare al Lione Aouar, ma anche in questo caso, bisogna fare i conti con le casse, che al momento non sono piene come un tempo. Resta il rimpianto Romero. L’Atalanta con 16 milioni più 2 di bonus legati alla qualificazione in Champions lo porterebbe a casa. I dubbi, sul discorso riscatto, sono davvero pochi.

Leggi anche: Pirlo si “conferma” e non pensa all’esonero: i sostituti però non mancano

La Juve valuta le pedine per la prossima stagione: il centrocampo al centro della rivoluzione

Aouar Lione Juventus
La Juventus ha scelto Aouar del Lione (Getty Images)

Se in difesa i dubbi sono molti, a centrocampo il futuro della Juventus riserverà molte sorprese. A partire da Rabiot, che nelle ultime partite sembra essersi scosso dal torpore con due gol. Pare che ci sia un’offerta del Manchester City, ma anche dopo la leggera crescita mostrata dal francese, Paratici non avrebbe dubbi. Vendere per rifinanziare è il diktat, e sulla stessa linea si allacciano i rapporti per Ramsey. Il gallese è giocatore di calcio, ma non è mai esploso in una squadra in cui non trova collocazione. Vendere entrambi significherebbe avere in tasca un gruzzoletto da gestire per completare la mediana. Arthur è infatti certo di una conferma, perché è forse il solo ad avere una reale dimensione europea, e nonostante i tanti passi falsi, anche Bentancur potrebbe avere un’altra occasione. L’uruguaiano paga forse il modo di giocare di Pirlo, ma non è certo un calciatore da scartare a priori. Resta quindi McKennie, che fra un buon inizio e un lieve calo può ancora crescere, e Fagioli, che non si tocca.

La Juve ha quindi due grandi obiettivi. Il primo è cercare un profilo di grande spessore, e il secondo inserire una pedina funzionale all’idea di Pirlo. Aouar potrebbe essere la pista più indicata, ma trattare con Lione è un rebus. I bianconeri hanno provato ad ammorbidirlo prestando De Sciglio, ma il presidente è un osso duro, e servono cifre importanti per portargli via un calciatore di grande qualità. Il sogno resta Pogba, ma in tempi di crisi senza scambi è inaccessibile, e anche Milinkovic-Savic non va via a prezzo di saldo. I bianconeri potrebbero fare leva sulla volontà del serbo di cercare il grande salto, ma se Aulas è difficile da convincere, Lotito è ancora più un muro. Resta quindi Locatelli, che potrebbe essere la scelta giusta. Il campionato del Sassuolo potrebbe convincere molti calciatori a cambiare aria, e a meno di un rilancio clamoroso del City, l’ex Milan potrebbe approdare alla corte di Pirlo.

Leggi anche: Juventus, la stampa estera stronca Ronaldo: “E’ un fiasco”

Futuro Juve, Ronaldo si o no? E Dybala? Agnelli e Paratici sfogliano la rosa.

Dybala Juventus
Dybala al centro dei pensieri di Paratici (Getty Images)

Il vero rebus è l’attacco. Ronaldo si o no? Posta oggi questa domanda avrebbe una risposta scontata. Il calciatore è dominante in Serie A, ma le cifre per l’ingaggio richiedono qualcosa di più che in Europa non si è concretizzato. Poi c’è Morata da riscattare, e lo spagnolo ha mostrato di essere prezioso. La scelta più difficile è legata a Dybala.

E’ spesso criticato, ma nella passata stagione fu l’mvp della Serie A, e la sua assenza coincide con la peggiore stagione della Juve negli ultimi 10 anni. Al netto della permanenza di Chiesa, che è il “vero 7” della Juve, e di Kulusevski, che crescerà molto, il futuro in casa Juve dovrebbe essere di Dybala. In caso contrario i problemi sarebbero ancora maggiori, e la ricerca di un bomber di razza, al momento, non è così semplice vista la mancanza di denaro.

 

 

Gestione cookie