Gabriele Gravina parla della riapertura degli stadi e va controcorrente. Il presidente della Figc lavora per favorire il ritorno dei tifosi sugli spalti.
L’Italia rischia una nuova “zona rossa” dovuta all’emergenza Covid, ma Gravina va in controtendenza e parla della riapertura degli stadi. Un messaggio chiaro quello del presidente della Figc, che lavora per permettere ai tifosi di seguire presto le squadre dagli spalti. Mentre il Governo sta per decretare nuove limitazioni per il periodo di Pasqua, estendendo le zone di chiusura in tutto il paese, Gravina ha parlato del reale rischio di aprire gli impianti al pubblico. Lo ha fatto intervenendo oggi sul canale delle Commissioni consiliari del Comune di Firenze, ed ha caldeggiato un’opportunità in vista dei prossimi mesi.
Impianti chiusi significano nuovi buchi nelle casse dei club, che stanno risentendo molto dei mancati incassi. La situazione dei contagi, in crescita, non favorisce però il ritorno dei tifosi, che sono comunque nei pensieri di Gravina, deciso ad accelerare un progetto che potrebbe già avviarsi ad aprile.
“Stiamo cercando con tenacia di far capire che lo sport è cultura e in un momento così delicato dispiace che le discipline di base stiano soffrendo così tanto. Parlare di calcio significa dare energia in questo particolare frangente storico, ed è fondamentale ragionare anche sugli stadi“. Per farlo però serve coinvolgere club e tifosi, che ben presto potrebbero tornare a seguire i propri beniamini.
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Gravina e la riapertura degli stadi: “Portare 1000 tifosi negli impianti non sarebbe un rischio”
Va controcorrente Gravina, che parlando della riapertura degli stadi ha svelato novità in programma nei prossimi mesi. Il presidente della Figc valuta il momento delicato, ma anche i rischi per i tifosi e i protagonisti in campo. I nuovi decreti che il Governo potrebbe emanare nelle prossime ore bloccherebbero di fatto i lavori della Federazione, che però continua a ragionare sui danni provocati dalle chiusure degli impianti, ed è pronta a farsi trovare pronta.
“In stadi da 60 mila posti – ha affermato Gravina – ritengo che sia possibile fare entrare qualche migliaio di persone. Non credo che possa essere un pericolo per chi accede agli impianti, e non comporterebbe un rischio per la salute dei nostri atleti”.
Un messaggio che testimonia la volontà di chiudere il campionato con il supporto dei tifosi allo stadio. Un’idea che va in controtendenza con l’aumento dei contagi legati al Covid, ma che in alcune zone del paese potrebbe ben presto essere messa in pratica in caso di un calo nell’emergenza. Gravina ci lavora, ed accoglierà i pareri sicuramente favorevoli dei club, che continuano a stringere i denti fra buchi di bilancio e fatturati in difficoltà.