Bologna a trazione giovanile. Quando arriveranno i risultati?
Il Bologna è una squadra in via di espansione. Il progetto di Joe Saputo è lento ma efficace, la squadra rossoblu non ha problemi di classifica ma nemmeno può puntare all’Europa al momento. La speranza dei bolognesi è di far emergere quanti più giovani possibili per farli maturare, crescere insieme alla squadra e, in alcuni casi, anche rivenderli a peso d’oro.
Il meccanismo delle plusvalenze e i bilanci che mancano di introiti impongono questo, il Bologna sa che la sua sopravvivenza economica passa anche dal far maturare i piccoli campioncini della rosa.
Sicuramente il pezzo più pregiato sembra essere Tomiyasu, giapponese classe 1998 che ha già una buona esperienza alle spalle. Può giocare da centrale o da terzino destro e, come tutti i nipponici, fa della disciplina la sua maggior virtù. Giocatore attento e preciso, sembra essere quasi pronto per una grande squadra e la sua quotazione partirebbe almeno da quindici milioni. L’impressione è che rimarrà un’altra stagione per spiccare il volo.
In difesa le curiosità sono rivolte spesso anche verso Hickey, terzino scozzese ingaggiato dall’Hearts. Ha giocato relativamente il giusto, considerando che è un classe 2002 e deve ancora fare molta strada. Soprattutto è la malizia difensiva ciò che manca al ragazzo, qualcosa che Sinisa Mihajlovic sta cercando di inculcargli a tutti i costi.
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La mediana del Bologna è un alternarsi di esperti e ragazzi. Sicuramente, al di là delle tinte obbrobriose, i ragazzi felsinei sono emersi per qualità, come nel caso dei vari Dominguez, Schouten e Svamberg. Dominguez classe 1998 è arrivato nel mercato di gennaio 2020 e ha dimostrato di essere un elemento universale, Schouten e Svamberg (il primo del ’97 e l’altro del 1999) sono due giocatori che, al di là della somiglianza dei cognomi, sembrano essere proprio simili. Anche negli errori che commettono, con Svamberg che alla terza stagione di Bologna sta capendo come muoversi sempre più nel calcio italiano.
I maggiori talenti arrivano nelle zone offensive. Baldursson è un 2002 islandese che ha già esordito in Serie A, mentre Vignato potrebbe presto avere pretendenti. Preso quasi per un tozzo di pane dal Chievo Verona, è un trequartista atipico perché rincorre, rincula e soprattutto può essere utile sia sulla fascia destra che su quella sinistra. È un 2000 d’annata, mentre Skov Olsen di un anno più grande è ancora un po’ smarrita e gli servirebbe senz’altro una continuità che il Bologna non può dargli.
Non dimentichiamo Barrow, che sembra un esperto ma in realtà è solo del 1998. A lui si chiedono soprattutto i gol pesanti e i movimenti da prima punta che lentamente sta imparando. Ed è rientrato anche Juwara, che lo scorso anno fu fatale all’Inter.