Tiene banco il nodo diritti tv in Lega, e oggi ci sarà una nuova assemblea delle società di Serie A per discuterne l’assegnazione. Club spaccati, il clima non è disteso.
Ancora un incontro oggi in Lega per discutere in assemblea il nodo relativo ai diritti tv per la Serie A. Una situazione che sta tenendo in scacco il calcio italiano, al centro di due offerte che non mettono d’accordo i club. La spaccatura è netta e la situazione al momento chiara. Dazn in partnership con Tim sta provando a prendere la fetta più grande delle trasmissioni, con Sky che insegue, affiancata da Now tv che intanto ha cambiato nome, e con la partecipazione di Eleven Sport.
L’impasse è dovuta ad un accordo fra club che manca, ed è ancora più spaccatura dopo i rinvii e lo slittamento della gara fra Juventus e Napoli, che ha allargato la spaccatura. Fra ripicche, accordi che mancano e due fronde ormai chiare, le acque sono agitate, e le scadenze incombono.
La data del 29 marzo, prevista per la chiusura, impone un’accelerazione netta nelle trattative, e a meno di clamorosi cambi di rotta, l’assemblea di Serie A per i diritti tv dovrebbe nuovamente concludersi con un nulla di fatto. La situazione attuale vede in vantaggio Dazn, che accontenta molte società per l’offerta, e sta provando a migliorare le trasmissioni grazie al partner Tim, per riuscire a raggiungere quei 4 voti che potrebbero chiudere i conti. L’impressione però, è che la votazione sia condizionata più dai dissapori fra i club che dall’effettiva offerta arrivata in Lega.
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Dubbi, lettere a Dal Pino, scontri più o meno accesi che partono dal campo e arrivano fino alle stanze della Lega: l’assemblea di oggi a meno di clamorose novità dovrebbe concludersi con un nulla di fatto. Mai dire mai, ma al momento le società sono spaccate in due fronde che fanno difficoltà a incontrarsi. La situazione è abbastanza chiara. Dazn ha bisogno di 14 voti, e al momento ne ha solo 11. Sono quelli di Atalanta, Cagliari, Fiorentina, Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese. Sky invece al momento ha le preferenze di Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino.
Resta da capire quindi quali società possano compiere il salto da una parte all’altra, e più che una valutazione sulle offerte in arrivo dai colossi delle trasmissioni, sulla bilancia pesano molto le frizioni fra club. I rinvii non hanno contribuito a rasserenare gli animi, e già oggi sarà chiaro se qualche società abbia scelto di assottigliare la differenza per arrivare ad un closing. Data prevista il 29 marzo, e se oggi non dovesse esserci la fumata bianca, già nelle prossime 48 ore l’assemblea per discutere i diritti tv in Serie A potrebbe essere richiamata al voto.