Terzino di difesa, Hysaj gioca a destra e a sinistra, duttile, silenzioso, uno degli uomini di Maurizio Sarri.
Il rapporto tra il Napoli ed Elsed Hysaj, ventisettenne terzino destro, all’occorrenza anche sinistro sembra essere ormai ai minimi storici. Pilastro della nazionale albanese, duttile, silenzioso, capacità di lettura delle azioni avversarie non del tutto comuni, dalla trequarti in su, una vera e propria garanzia. Uno degli uomini di Maurizio Sarri, tra i suoi “soldati” prediletti, essenziali, mai sopra le righe. Raramente in versione esterno alto, per la verità non il suo forte, ma molto bravo a tenere alta la difesa ed a leggere l’altrui azione in caso di anticipi e rotture del gioco avversario.
Tra i migliori in campo nell’ultima gara degli azzurri contro il Milan, ha dato il via all’azione del gol di Matteo Politano proprio con un anticipo secco ad un calciatore rossonero. In scadenza di contratto, pare non rinnoverà con gli azzurri per le stagioni successive. Il suo procuratore, Mario Giuffredi, ha infatti dichiarato qualche giorno fa che non ci sono speranze di vederlo ancora a Napoli dalla prossima stagione e che addirittura starebbe trattando il passaggio del calciatore al Paris Saint Germain a parametro zero.
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Hysaj: dall’Empoli al Psg via Sarri? Niente di assurdo a ben pensarci
Le dichiarazioni di Giuffredi hanno provocato molti commenti ironici, specialmente all’interno del tifo napoletano. Molti, hanno, di fatto, trovato esagerato l’accostamento con il Psg, al momento tra i top club europei e mondiali. La verità è che l’accostamento a ben pensarci c’è tutto, considerato che il calciatore si muoverebbe a parametro zero, non comporterebbe l’esborso di chissà quale cifra al club parigino, ed assicurerebbe alla squadra un calciatore serio e professionale, che messo al posto giusto, con precisi compiti tattici non è certo inferiore a tantissimi altri.
La verità è che Hysaj, specialmente con Maurio Sarri, è stato praticamente fondamentale in azzurro per quella macchina perfetta che era il Napoli del tecnico toscano. I tempi dettati con gli interni di centrocampo, la sua presenza alle spalle di Insigne o Callejon a seconda della fascia occupata, il dialogare continuo con Koulibaly, Albiol e Reina, ha rappresentato uno dei punti forti di quella squadra. Il suo futuro è ancora incerto, ma un top club, per il silenzioso Elsed non rappresenterebbe certo qualcosa di esagerato. Potrebbe essere, anzi, il giusto premio per carriera condotta all’insegna della professionalità e dell’affidabilità.