La Serie A ha pubblicato un video-messaggio con i protagonisti del campionato: la campagna contro il razzismo di venti calciatori diversi.
Per la settimana d’azione contro il razzismo, la Lega Serie A porterà avanti una campagna fino alla prossima domenica. Tra le varie iniziative, venti calciatori di ciascun club hanno preso parte ad un video-messaggio per confermare ancora una volta che non c’è spazio all’intolleranza e all’odio.
L’assenza dei tifosi allo stadio e i conseguenti cori a sfondo razziale potrebbero far pensare che sia un problema ormai risolto. E invece non è affatto così. Molti calciatori – ma in generale in ogni ambito – vengono costantemente insultati attraverso i social, così com’è accaduto recentemente ad Adam Ounas. Il calciatore del Crotone ha ricevuto offese e ha condiviso l’esperienza sui suoi canali ufficiali. Ovviamente, il club rossoblu e anche altre società si sono schierati al fianco del ragazzo. Quest’oggi, Ounas è protagonista del video ideato e condiviso sul web dalla Lega Serie A.
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“Keep Racism Out” è il mantra che suggeriscono i venti campioni. Da Morata a Koulibaly, passando per Calabria, Bonaventura e altri rappresentati di ogni singolo club del campionato. Contro ogni forma di discriminazione, recita la descrizione del profilo ufficiale della Lega Serie A. I calciatori, invece, indossano una maglietta a tema e condividono il messaggio: “Siamo tanti, siamo uniti, siamo diversi, ma siamo uguali“.
Tra i protagonisti del contenuto audiovisivo, sono diversi i calciatori che hanno subito e che continuano a subire insulti razziali. Come citato sopra, appare Ounas. Oppure, Kalidou Koulibaly che fu vittima di cori offensivi in un Inter-Napoli a San Siro del 2018, ma l’arbitro in quell’occasione non scelse di sospendere la gara, come richiede il regolamento. E ancora, Milinkovic Savic, centrocampista preso di mira qualche stagione fa dai suoi tifosi con degli striscioni alquanto raccapriccianti.
La strada è ancora molto lunga. Si spera che queste iniziative possano far riflettere e portare un cambiamento. Nel prossimo weekend, la Serie A porterà in campo altri nuovi messaggi contro il razzismo.