Cuadrado fa cifra tonda, cinquanta assist per il colombiano in bianconero.
Juan Cuadrado con i suoi assist è sempre un uomo in più. Il colombiano sulla destra è il padrone della fascia, con una continuità che ha impressionato anche chi è positivo di natura. Aver raggiunto i cinquanta assist in bianconero è un obiettivo mica da poco, considerando che è terzo in questa speciale graduatoria con la “vecchia signora”. A quota 57 c’è Pavel Nedved, che ha giocato molte più partite dell’ala colombiano, a 91 invece la bandiera Alessandro Del Piero, che invece ha disputato una ventina di stagione.
I numeri di Cuadrado se raffrontati, dunque, rimangono impressionanti. Il bianconero è l’arma in più, ha siglato questi cinquanta passaggi decisivi in 14.425 minuti, alla media di un assist ogni 288 minuti. In pratica ogni tre gare abbondanti, il colombiano serve un passaggio utile per un’esultanza successiva del suo compagno. Media importante e che sovrasta quella dei due maggior competitor, per quanto riguarda i suoi omologhi al ruolo: Hakimi nell’Inter realizza un passaggio gol ogni 400 minuti, il milanista Hernandez invece ogni 553 minuti.
Dunque, Juan Cuadrado è l’uomo decisivo più dei due milanesi, dimostrandosi un elemento utilizzabile in più ruoli. Esperto, pratica e a volte geniale, il colombiano non è stato un fuoco di paglia bensì un elemento capace di rendersi utile con ogni allenatore e in ogni situazione.
Le assenze di Juan Cuadrado spesso si sono fatte sentire molto più del dovuto. È un giocatore capace di fare la fascia destra a tutto campo, migliorando a vista d’occhio per quanto riguarda i compiti difensivi. I cinquanta assist provengono da un gran lavoro in fase offensiva, nonché per quanto riguarda la battuta dei calci piazzati, come nel caso del primo gol di Cristiano Ronaldo contro il Cagliari.
Le doti offensive erano già notorie, spesso ha giocato anche da terza punta, quelle difensive sono frutto di un lavoro costante. Partito innanzitutto da Massimiliano Allegri che, in alcune gare, gli ha fatto capire come indietreggiare qualche metro non era un torto, quanto un allungamento della carriera, come infatti sta accadendo.
Maurizio Sarri ha insistito maggiormente su questa opzione, facendo lentamente abituare il colombiano alle posizioni difensive, mostrandogli meglio come muoversi nel reparto, soprattutto per coprire le diagonali difensive.
Andrea Pirlo, invece, lo ha collocato quasi sempre sulla destra in posizione bassa, per coprire tutta la fascia, ma anche come regista arretrato. I piedi sono rimasti sempre eccellenti e i tanti assist che regala il colombiano ne sono una prova. Soprattutto, Cuadrado è un elemento bandiera dei bianconeri, potrebbe chiudere la carriera in bianconero e spera di poter utilizzare nuovamente la schiuma da barba in campo: in quel caso vorrebbe dire scudetto.