Plusvalenze per consolarsi: l’Atalanta con tanti altri giovani può costruirsi un nuovo tesoretto
Le plusvalenze per i prossimi giovani. L’obiettivo dell’Atalanta è far crescere i suoi migliori frutti e rivenderli poi a peso d’oro. Nel caso ultimo di Diallo Traorè, ceduto al Manchester United, il settore delle plusvalenze è stato ampiamente premiato, con quaranta milioni in più messi al bilancio.
E dopo l’uscita dalla Champions League, nell’attesa di ritornarci, dalle parti di Zingonia guardano i progressi dei prossimi campioncini, che un po’ fanno la spola tra squadra primavera e Serie A, mentre in altri casi sono in prestito a mostrare il loro talento.
Fra i tanti mandati a fare esperienza, senza dubbio è Roberto Piccoli il calciatore che più attrae le sirene del mercato. In quattordici spezzoni o poco più con il Spezia ha realizzato tre gol in campionato e un altro in Coppa Italia, dimostrando di essere un giovane interessante.
Centravanti vecchio stampo, uomo di sacrificio e buon senso della porta, Piccoli potrebbe già essere una pedina pregiata e in molti chiedono informazioni. Classe 2001, ha tutto il futuro dalla sua parte, l’Atalanta lo rivaluterà quest’estate se possa servire nel ricco reparto offensivo, oppure se è il caso di monetizzare direttamente. Rispetto al ben più conclamato Riccardo Scamacca ha addirittura qualità superiori.
Gli altri gioielli di famiglia
In porta, tra Marco Sportiello e Gigi Gollini, tra qualche anno potrebbe spuntarla Marco Carnesecchi. Lo scorso anno ha ben impressionato tra i pali del Trapani, in questa seconda parte di stagione è alla Cremonese. Un elemento interessante, continuo, para rigori e già nel giro delle nazionali giovanili. Va visto in Serie A ma promette bene.
Così come si parla benissimo di Alessandro Cortinovis, capitano della primavera che potrebbe già servire anche in Serie A. Gasperini non lo ritiene ancora pronto, lo ha portato qualche volta in panchina ma poco più. Se vogliamo trovare l’erede di Andrea Pirlo, allora non miriamo su Sandro Tonali bensì su Cortinovis. Che nasce come trequartista ma può indietreggiare nel raggio d’azione per la qualità e la visione di gioco. E soprattutto sa anche trovare la porta.
Altri elementi interessanti hanno fatto già il loro esordio in prima squadra. Matteo Ruggeri addirittura lo ha fatto contro l’Inter da titolare e non ha sfigurato. Esterno, con già sei presenze nel massimo campionato, ha convinto Gasperini ben più dei vari Depaoli, Mojica e Piccini. E può veramente diventare il prossimo pezzo pregiato in casa bergamasca.
Così come Davide Ghislandi, che ha esordito in Serie A negli ultimi minuti finali contro il Crotone, al posto di Robin Gosens. E come il tedesco ha sia il ruolo di esterno (in questo caso destro), nonché l’attitudine al gol, ben sette realizzati nella primavera. Classe 2001, è un altro prospetto da tenere d’occhio.