Henry e l’Arsenal nuovamente insieme? I tifosi sognano – VIDEO

Arsenal, sognando Henry e in mezzo a un bivio. Arteta o trovare una soluzione più romantica?

L’Arsenal del post Arsene Wenger è rimasta una specie di incompiuta. Dopo ventidue di guida del francese, i Gunners si sono ritrovati smarriti e questo senso rimane ancora oggi. Né Guy Emery, né il piccolo interregno di Freddy Ljungberg hanno migliorato gli umori della piazza, per non parlare di Mike Arteta, il cui esonerato è spesso agognato dagli irriducibili.

L’Arsenal è rimasta a metà strada, una squadra che gioca bene qualche partita e poi rientra tranquillamente nel letargo. Cosa che in Premier League le è spesso fatale, non a caso deve recuperare parecchie posizioni in classifica e rischia seriamente una stagione anonima nonché la mancanza di partecipazione europea. All’Arsenal, infatti, sono preoccupati ma trepidanti. L’annuncio inatteso di Thierry Henry di voler tornare ha messo tutti in subbuglio. Il francese si è reso disponibile per qualsiasi ruolo, anche se molti lo vorrebbero in panchina proprio al posto di Arteta.

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Henry ha lasciato un pezzo di cuore ma soprattutto una dote di 228 gol tra il 1999 e il 2007, diventando il top scorer in assoluto. Era arrivato dalla Juventus in sordina, lì faceva l’esterno con Carlo Ancelotti mentre Arsene Wenger lo avvicinò alla porta e lo fece diventare praticamente un immortale tra i tifosi

Che squadra si ritroverebbe al momento?

Henry a San Siro  - Getty Images
Thierry Henry l’uomo dei record per l’Arsenal – Getty Images

Il gioco di Henry in panchina regge sulla fantasia, forse meno sul concreto. Perché c’è da rifondare o quasi una squadra, alla quale manca l’amalgama, tra giocatori di fantasia e altri che rimangono sempre a metà del percorso.

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Prendiamo la difesa e guardiamo come l’arrivo di David Luiz non ha assolutamente migliorato il reparto. In una stagione e mezza è risultato anche il difensore più cattivo della Premier League, registrando qualcosa come tre espulsioni e sei rigori procurati. Il sosia di Telespalla Bob, insomma, ha combinato molti guai in mezzo alla retroguardia, dove non è di certo aiutato dai compagni come Fabian Bellerin, che pare abbia mirato sulla moda in questi ultimi periodi.

A centrocampo deve emergere un talento pure come Dani Ceballos, uno dei migliori under in assoluto sulle orme di Cesc Fabregas. Ha tutti i mezzi, deve esser messo in moto rapidamente per attuarli. Sta emergendo ultimamente anche Martin Odegaard, talento che ha girato un po’ tutta l’Europa e potrebbe trovare la sua maturazione sulla sponda londinese. Sarebbe anche ora, in quanto già da anni si attende l’esplosione del talento scandinavo.

In attacco Pierre Aubameyang fa il capitano di una squadra che fatica anche a segnare, lontana dai ricordi e lontana dai tempi di Henry, Ljungberg e degli altri protagonisti di Wenger.

Il futuro cosa riserverà? Dipenderà dalle prossime gare e dal percorso dei Gunners in Europa League e nel torneo inglese.

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