Il Benevento di Pippo Inzaghi ha trovato nuovi stimoli. A 29 punti però non è salvo e ancora deve lottare nelle retrovie.
L’impresa del Benevento rimarrà nella storia dei sanniti per un pezzo. È la seconda vittoria fuoricasa contro una grande. Per 1-0 vinse, oltre che a Torino, anche a San Siro sponda milanista con un gol di Guillerme nella prima stagione, non proprio felicissima di Serie A.
Il Benevento deve fare il salto in più, per non dire darsi una svegliata. La vittoria di Torino è arrivata dopo il ritiro imposto dal direttore sportivo Pasquale Foggia, a seguito del 1-4 patito contro la Fiorentina ha confermato i limiti tecnici ma soprattutto mentali dei giallorossi.
Che devono anche sbloccarsi completamente da una stasi non troppo lusinghiera dopo un’ottima prima parte di campionato. Sembrava essersi inceppata definitivamente la squadra di Pippo Inzaghi, che aveva fatto benissimo nel girone d’andata. Prima del blitz allo Stadium, l’ultima vittoria datata al 6 gennaio scorso, contro il Cagliari martoriato di Eusebio Di Francesco.
In Sardegna arrivarono in rimonta i tre punti con i gol dell’ex Sau e di Tuia, da lì in poi è stato un alternarsi di pareggi e sconfitte. Partendo da quella interna con l’Atalanta, lo scotto da pagare per tutte le piccole contro la squadra orobica. Cosa ben diversa dal medesimo risultato, il 4-1 subito contro il Crotone diretta avversaria per la salvezza, tra la giornata nera di Kamil Glik e quella esplosiva di Simy dall’altra parte.
Il Pari contro il Torino è stato avvelenato, il doppio vantaggio è stato rimontato da Zaza nei minuti di recupero, regalando a Davide Nicola un esordio incoraggiante e a Pippo Inzaghi altri malumori. L’inizio del girone di ritorno è stato un altro incubo, con altri quattro gol presi a San Siro sponda Inter, in una situazione oggettivamente non facile.
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Cercasi tranquillità ma anche i tre punti
Il Benevento in seguito ha pareggiato 1-1 contro la Sampdoria e a Bologna, l’unica nota positiva è stata l’incisività di Alessio Viola, tornato in forma proprio nel momento in cui molti paventavano la cessione. L’unico giocatore “sudamericano” per modo di intendere il calcio nel centrocampo giallorosso ha alzato sicuramente la qualità, mentre arrivava proprio il terzo pareggio consecutivo. Questa volta, un punto d’oro quello a reti bianche contro la Roma.
Il derby contro il Napoli perso per 2-0 ma soprattutto l’orribile prestazione interna contro il Verona hanno riportato il Benevento in piena zona pericolo. E il pari contro lo Spezia non è un grande risultato.
Il vantaggio di Gaich (unico arrivo in avanti, almeno d’impatto, già al secondo gol in Serie A) è stato rimontato nella ripresa. Lo Spezia si ritroverebbe avvantaggiato negli scontri diretti, in caso di arrivo a pari punti.
E servono ora le vittorie anche in casa per il Benevento, perché quella vista davanti ai pochi intimi del “Favorito” è una squadra troppo brutta per esser vera. Le prossime gare potrebbero rivelare qualsiasi sorpresa.