Aggiornamenti Panini, un appuntamento ormai “storico” che regala sempre delle sorprese. Nonché anche qualche malumore tra i tifosi più accaniti.
In edicola da qualche giorno sono distribuiti gli aggiornamenti delle figurine Panini, necessari per i collezionisti al fine di completare l’album stagionale. Diventata ormai un’industria a tutto tondo, la Panini lancia questo blocco di figurine come un evento, soprattutto guardando al contenuto. Oltre ai 48 aggiornamenti con i calciatori che hanno cambiato squadra (e quelli più in ombra nella prima parte di stagione), ci sono state alcune novità.
Ogni squadra ha avuto una… figurina più amata. Da Francesco Totti ad Alex Del Piero (esaurite le originali), passando anche per il leggendario scandinavo Glenn Stromberg a Paolino Pulici, ogni team ha avuto il suo campione rappresentativo.
Così come la pagina dedicata al top team dei sessant’anni ha fatto già discutere. È una rosa fatta da portieri, difensori, centrocampisti e attaccanti, dove spesso è prediletto il campione del momento più che quello storico.
Andando in ordine, tre sono i portieri scelti. Buffon, Zoff ed Albertosi. Due ex juventini, uno ex di Cagliari e Milan. Molti altri, ovviamente, sono arrivati subito dopo, pensiamo a tanti pipelet italiani che hanno ritagliato un grande spazio, come nel caso di Pagliuca, di Zenga e molti altri ancora. È forse il settore dei portieri ad essere passabile: in effetti, basta citare Buffon e Zoff per fare assoluto silenzio.
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I talenti, le figurine rare e la passione dei bambini
Passando ai difensori, trovano spazio in questa speciale rosa Maldini e Baresi del Milan, Facchetti e Burgnich dell’Inter, Cabrini, Scirea e Cannavaro della Juventus: il napoletano è ritratto nella divisa del 2005. A centrocampo tanti talenti dentro… e tanti fuori. Platini e Rivera hanno accompagnato la fantasia dei bambini, Antognoni e Falcao erano gli introvabili degli anni Ottanta, De Rossi e Pirlo chi metteva il fosforo e i piedi buoni nel nuovo millennio. Non c’è un mediano in questa rosa (escluso Gattuso, per dire un nome), dove entra di diritto anche Zidane. L’attacco è semplicemente da fantascienza, Totti, Cristiano Ronaldo, Maradona, Baggio, Del Piero e Riva: quattro su sei sono italiani, ma ne mancano altri. Manca il Ronaldo interista, manca Van Basten, tanto per fare degli esempi.
Negli aggiornamenti invece spiccano spesso gli allenatori che entrano in corsa a miracolo mostrar. Così come quei calciatori che non vanno nemmeno troppo convinti all’appuntamento con il fotografo: Asamoah e Duncan del Cagliari appaiono i più seccati insieme allo spezzino Saponara.
C’è anche chi vive la prima volta o quasi come Kovalenko dell’Atalanta che ride a 32 denti, Manduzkic con il Milan rimane nell’espressione no good, gli altri alternano abbozzi di sorrisi, visuali perfetti e flash non troppo irresistibili. Rivederli poi tra una decina d’anni ci farà da effetto magone, qualcuno avrà segnato la storia, altri al massimo il posto in panchina.