Allenatori e Nazionali: tante panchine nel giro del mondo

Allenatori e panchine delle Nazionali: spesso le nostre vecchie conoscenze selezionano i talenti dai posti più strani del mondo.

Un piccolo esercito di allenatori è partito dall’Italia per allenare le nazionali più disparate. Altri ancora, che in Italia hanno passato un pezzo della loro vita, sono fuori casa per sedersi su panchine, di quelle proprio da vecchio stampo. L’elenco dei mister è lungo e disseminato, le panchine nazionali hanno degli allenatori a noi cari, spesso più impegnati nelle lotte salvezza che non nei sogni di gloria.

Gianni De Biasi, dopo il miracolo albanese, ne tenterà un altro con l’Azerbaigian, e questo sarà senza dubbio molto più difficile. Portare gli azeri a Qatar 2022, sarà un’impresa vera e propria, al suo fianco ci sono Claudio Bellucci e Benito Carbone, ma il materiale a disposizione non è di primissima qualità.

Marco Rossi, ex difensore del Piacenza, in Ungheria si è costruito una piccola fortezza e con la sua selezione ha spesso dimostrato di avere idee e quadrature tattiche. Che non alleni in Italia è un mistero, così come Devis Mangia selezionatore del Malta. Colui che sfidò Maurizio Zamparini mangiando un panettone in conferenza stampa (e fu esonerato proprio nell’ultima gara dell’anno solare), da anni è in giro per sperimentare le sue idee del calcio. Così come Roberto Bordin, selezionatore della Moldavia, un’altra compagine che punta solo a ben figurare nelle qualificazioni.

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Materiale umano e complicanze a disposizione

Reja tecnico Albania - Getty images
Reja, altro esperto delle nazionali: tra gli allenatori più quotati per le panchine, ora è all’Albania – Getty images

La colonia italiana è arricchita dal più esperto, quell’Edoardo Reja che in Albania ha ridato lo slancio dei recenti tempi passati. L’alchimia tra Italia e mondo arbreshe, si sa, è spesso una componente importante: noi importiamo calciatori e cantanti, in cambio diamo allenatori concreti e capaci.

Ci sono tante altre conoscenze del calcio italiano che, un po’ per tutto il mondo, allenano con alterne fortune. Sicuramente Guus Hiddink nella panchina del Curacao è il più disperso, sfidiamo a trovare a memoria questa nazione sulla cartina geografica. Ma non se la passa nemmeno così bene Keisuke Honda, l’ex milanista allena la Cambogia.

Le Guadalupe hanno un ritorno di figliol prodigo, ovvero Jocelyn Angloma, in Italia con le maglie di Torino e Inter, la Grecia ha Jhon Van’t Schip, transitato dal Genoa. Parlando di via ligure, sicuramente l’apporto di Screcko Katanec con l’Iran è da considerare, chissà se gli insegnamenti di Boskov quanto saranno messi in pratica.

La Serbia invece ha in panca Dragan Stojkovic, in Italia al Verona ma i guai fisici ne hanno limitato il talento e il gusto di vivere da protagonista la Serie A. infine, Francois Zahoui, il primo calciatore africano del nostro torneo allena la Repubblica Centrafricana. Ad Ascoli giocò poco in due stagioni, era utilizzato nei minuti finali solo per perdere tempo e infilare quanti più fuorigioco possibili. Altri tempi…

 

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