Felice Centofanti 25 anni fa segnò l’unica rete con la maglia dell’Inter. Un calciatore che divenne icona con quel 9 sulla maglia nel ruolo di Roberto Carlos.
“Uno, dieci, Centofanti”. Era uno dei tanti slogan coniati dai tifosi dell’Inter per Felice, terzino dalla lunghissima chioma prelevato nel 1995 dall’Ancona. Arrivò con l’etichetta di un cavallo di razza capace di fare tutta la fascia nella squadra di Ottavio Bianchi e poi di Roy Hodgson. Quell’anno, nel suo stesso ruolo, c’era un certo Roberto Carlos, che divenne il calciatore forse più rimpianto in tutta la storia della beneamata.
Felice Centofanti all’Inter divenne subito icona. Non solo per la sua capigliatura che si muoveva ad ogni sgroppata di quello che rimase uno degli ultimi “terzini fludificanti”. Fu uno dei primi acquisti dell’aera Moratti, e Ottavio Bianchi, poi esonerato, in diverse occasioni preferì il calciatore di Teramo al brasiliano che fece grande il Real Madrid e la nazionale. Con l’avvento in panchina di Hodgson i due furono addirittura scavalcati da Alessandro Pistone, e Felice Centofanti dopo nove presenze e una rete abbandonò il club.
Nove, come il numero che aveva sulla maglia. Era l’unico “non attaccante” a potersi fregiare di tale investitura, ma quel 31 marzo del 1996, si trasformò davvero in una punta, con un gol bellissimo, nato proprio da una punizione tirata dalla distanza da Roberto Carlos.
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Felice Centofanti, per tutti il calciatore che portò in campo con l’Inter tanta corsa e molte stranezze. Aveva il nove sulla maglia, una folta chioma e tanta voglia di emergere dalla provincia. E il 25 marzo del 1996 ci riuscì. Era l’Inter di Hodgson, Branca e Ganz, contro la Fiorentina di Batistuta e Rui Costa. Al minuto numero 10, Roberto Carlos calcia una punizione violenta e sulla respinta si fionda Felice Centofanti, che al volo in spaccata segna ed esulta facendo l’areoplano sotto la curva.
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“Ha segnato il zazzeruto Felice Centofanti”, disse il cronista commentando il gol. Al termine della partita, con un look alla “Zorro”, l’esterno disse che era dura giocare dopo tanta panchina, perché la Fiorentina di Ranieri riuscì a rimontare e a vincere dopo 15 anni contro l’Inter, che perse anche l’imbattibilità. Una data in chiaroscuro per Felice Centofanti, che resta però ancora nella mente dei tifosi dell’Inter. Per quel gol, per i cori, per la grinta in campo.
Ebbe in quel 31 marzo del 1996, il suo giorno di gloria il “zazzeruto” Felice Centofanti, esterno che fu uno degli ultimi “terzini fludificanti” e che per diverse volte riuscì a mandare in panchina Roberto Carlos.