Zidane e il Real Madrid: chi farà la prima mossa?

Zinedine Zidane e il Real Madrid quasi ai saluti. La trasmissione dei pensieri di entrambi va da tutt’altra direzione, ed è partito il toto casting.

Zidane e il Real Madrid, fine del secondo atto? Molto probabilmente sì, anche perché le parti sembrano non trovare l’amore perduto. Forse, effettivamente, vale la pena cambiare aria, soprattutto per il tecnico francese che comunque in bacheca ha incasellato tre vittorie di fila in Champions League, mica bruscolini. È il momento forse migliore per lasciarsi, Zidane fu richiamato a fuor di popolo ma il mondo del Real Madrid è abbastanza complesso. È ricco di lustrini ma anche di manovalanza, gli spagnoli sono terzi in Liga e ai quarti di Champions League, ma sembrano giocare da comprimari.

Nel mondo merengues questo è impossibile. Il Real Madrid è la squadra con la più grande considerazione di sé, soprattutto quando le cose non vanno bene. Non che vadano malissimo, ma il cambio di passo quest’anno non c’è e non ci sarà. Colpa anche di una rosa deficitaria in alcuni settori, con un ricambio che dovrà avvenire al più presto. Prendere e promuovere giocatori dal Castilla e, ad essi, affiancare due-tre top player. Questo è il diktat, Zidane o un altro tecnico dovranno avere in mano una rosa che possa materialmente puntare al successo. Altrimenti il cambio servirà giusto per avere un iban in più da bonificare ogni mese.

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Le chance dei tedeschi, l’ambizione di chiunque

Zidane preso in trionfo - Getty images
Zidane preso in trionfo dal Real Madrid: un rapporto simbiotico – Getty images

Allenare il Real Madrid è ambizione di tutti i tecnici. Nessuno rifiuterebbe mai la chiamata di un club che ha vinto più di dieci Coppe dei Campioni. Un club che ha avuto i migliori giocatori al mondo, e che incute timore solo a guardare la sua storia.

La storia però va rinnovata, e la dirigenza madrilena sta valutando il post Zidane. Una direzione va in chiave tedesca. Partendo da Joachim Loew, che lascerà la panchina della Germania dopo 15 anni. Passare da una nazionale a un club dopo così tanto tempo è un ostacolo, Loew dovrà farsi aiutare soprattutto nel capire la lingua e i meccanismi di un club gestito come una multinazionale.

Nessun tecnico ha parlato di mercato, men che Julies Negeslmann, giovane trainer del Lipsia e candidato al ruolo. Dalla sua ha l’età e i balzi di carriera tutti meritati. Dallo spettacolo dell’Hoffenheim al gestire il club targato Red Bull, concretezza e abilità da primo della classe. Meriterebbe una panchina da big, che sia il Real Madrid o un altro top club europeo.

Massimiliano Allegri rifiutò una chiamata merengues, e non è dato sapere se sarà ricontattato. Sarebbe un profilo giusto, sa far giocare le squadre in base al materiale a disposizione. È un uomo pratico, ma forse non il nome perfetto per il mondo di stelle e brillantini targato Real Madrid.

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