Il caso serata a casa McKennie continua a tenere banco in casa Juventus. Ambiente bianconero scosso dal comportamento dei giocatori, sanzione pesante per loro e esclusione nel derby. Intanto parla il vicino di casa dello statunitense.
Non c’è pace per la Juventus. Dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Porto e il clamoroso tonfo interno contro il Benevento, nell’ultima giornata prima della sosta, l’ambiente bianconero è scosso dalle positività di Bonucci e Demiral. Non solo problemi ‘di campo’ per Pirlo, che ora dovrà gestire assieme alla società la vicenda legata al caso McKennie, Dybala e Arthur.
L’accaduto è ormai noto: la serata organizzata nella casa dello statunitense assieme, tra i vari invitati, anche a Dybala e Arthur. In un colpo solo infranto il coprifuoco, la regola sul distanziamento sociale e l’obbligo di indossare mascherine. Stando a quanto hanno riportato i carabinieri che sono intervenuti infatti nessuno dei presenti indossava il dispositivo medico. Poco fa è arrivata la notizia dell’esclusione dei tre dal derby di domani contro il Torino, partita che per Dybala avrebbe significato il ritorno almeno nei convocati di Pirlo.
In tutto ciò ha parlato anche il vicino di McKennie, la cui testimonianza di quanto accaduto l’altra sera è destinata a far discutere.
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Il vicino dello statunitense racconta di come abbia assistito alla scena nel momento in cui ha portato fuori il suo cane. Tante auto in fila fuori dall’abitazione del giocatore della Juventus, taxi dai quali uscivano molte ragazze e tante persone prive di mascherina. “… ho visto una fila di auto parcheggiate a bordo strada e un gruppo di persone, tutte senza mascherina, di fronte al cancello.“
Da qui la decisione di allertare le forze dell’ordine, avvertendole di quanto stava accadendo nell’abitazione del centrocampista bianconero. “I carabinieri hanno identificato una decina di invitati? Mi sembrano pochi, secondo me erano molti di più”.
Dubbi su cosa sia avvenuto nell’ora di attesa dei carabinieri fuori dal cancello di casa McKennie. Le forze dell’ordine infatti hanno dovuto attendere tanto prima di poter entrare nell’abitazione e mettere fine alla festa in corso. “Era solamente una cena, chiedo scusa” ha scritto ieri sera Dybala in una storia Instagram. Per lui la questione rinnovo di contratto si fa sempre più difficile.